[12/08/2008] Rifiuti

Effetto Venezia 2008: raccolta differenziata sì, riduzione produzione rifiuti no

LIVORNO. Ha qualcosa di paradossale il bilancio ambientale della 23esima edizione di Effetto Venezia, la tradizionale festa che anima per 10 notti le estati livornese tra i canali del quartiere della Venezia a Livorno. E’ paradossale perché da una parte dobbiamo evidenziare lo sforzo positivo fatto da Aamps e Comune per incentivare la raccolta differenziata: grazie ai bidoni che sono stati distribuiti lungo l’intera festa e in modo particolare a fianco di ristoranti e osterie, è stato possibile raccogliere in modo differenziato diverse tipologie di rifiuti. Un risultato sicuramente positivo e che anzi fa ben sperare per il futuro, perché un accordo tra istituzioni e ristoratori sarebbe assai auspicabile ben al di là di Effetto Venezia per incentivare la raccolta almeno delle migliaia di bottiglie (di vetro o plastica) e di lattine che ogni giorno vengono servite in pizzerie e punti ristoro.

Ma dall’altra dobbiamo osservare che sul fronte della riduzione della produzione dei rifiuti lo scorso anno una decina di ristoratori aderì al progetto Bio messo in campo dall’amministrazione comunale, acquistando a prezzo calmierato piatti e bicchieri in mater bi, la plastica biodegradabile derivata dall’amido di mais e prodotta dall’azienda Novamont. Mentre a distanza di un anno tutto è scomparso e ad Effetto Venezia sono state prodotte quintali di rifiuti in plastica non riciclabile che sono finite direttamente in discarica o all’inceneritore.

«L’obiettivo dell’amministrazione – ci dissero in Comune nel 2007 - è di estendere l’uso di stoviglie ecologiche ad un numero sempre più ampio di locali. Contiamo di insistere anche negli anni successivi e di allargare l’iniziativa del genere non solo a tutta Effetto Venezia, ma anche ad altre manifestazioni in programma nel corso dell’anno a Livorno, anche perché maggiore sarà la quantità di stoviglie biodegradabile usata e maggiormente competitivo sarà il prezzo delle singole unità».

«Verso giugno c’è stato un incontro con il Comune e ci chiesero chi voleva aderire al progetto Boi anche per il 2008 – ricorda oggi Dario Spagnoli dell’Enoteca Forte San Pietro – noi confermammo l’interesse visto che l’esperienza del 2007 era stata positiva, ma da quel giorno non abbiamo saputo più nulla. Un vero peccato, per fortuna che almeno hanno messo i bidoncini per la differenziata che venivano svuotati regolarmente ogni mattina».

In realtà la buona pratica non si è ripetuta per quello che in Comune definiscono un ‘malinteso’. «Quest’anno è stato istituito un centro acquisti unico gestito da Confcommercio – spiega l’assessore all’ambiente Maria Pia Lessi – era stato dato l’obiettivo e l’indirizzo di proseguire sulla strada dell’anno scorso, ma purtroppo così non è stato per un malinteso. Sarà impegno di tutti fare in modo che l’obiettivo sia perseguito davvero, anche perché con un centro di acquisti unico tutto è più razionale e sarebbe stato più facile coinvolgere un maggior numero possibile di ristoratori».

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