[14/08/2008] Parchi

Piante esotiche e animali non autoctoni provocano enormi danni in Inghilterra

LIVORNO. Piante esotiche e animali domestici sfuggiti nell´ambiente naturale stanno causando gravi danni a fiumi e ai canali inglesi. Ne dà notizia la British Waterways sul Telegraph. I danni provocati da queste specie costano a British Waterways un milione di sterline l´anno. L´organizzazione, che controlla una rete di 2,200 miglia di canali e fiumi navigabili, invita le persone a pensarci due volte prima di comprare piante esotiche per stagni e giardini dai quali potrebbero finire nell´ambiente naturale.

I giardinieri devono distruggere o controllare le piante non native indesiderate in modo responsabile - e non gettarle in corsi d´acqua o oltre il recinto del giardino. L´agenzia ha anche messo in guardia contro gli animali indesiderati rilasciati nell´ambiente naturale, che oltre ad essere illegale causa problemi per la fauna selvatica locale.

Secondo British Waterways, molte specie dannose hanno fatto la loro strada in questi ultimi anni nell´ambiente selvaggio. Erbe apparentemente innocue e invece infestanti, che sono state liberate da persone nel giardino o negli stagni, possono soffocare anche canali e fiumi. Animali come ad esempio i visoni, che sono stati importati dalle aziende di pellicce, hanno devastato la popolazione dei vole d´acqua (della famiglia dei topi). Un´enormità di tartarughine acquatiche sono state rilasciate nei fiumi e nei giardini dopo la mania per le Ninja Turtle degli anni ´90. Altro danno è stato provocato dai gamberi americani sulle rive dei fiumi.

John Chris, ecologista della British Waterways, ha affermato: «Anche se non tutte le specie non indigene sono nocive, pongono molti problemi reali alla nostra fauna selvatica, per i nostri storici canali, per le chiuse e per i ponti».

«Senza predatori naturali questi possono travolgere la fauna selvatica. British Waterways investe una grande quantità di tempo e di denaro per proteggere i nostri canali e fiumi attraverso l´identificazione, la sorveglianza e il controllo delle specie dannose. Questa è molto costosa e tolgono risorse che potrebbero essere utilizzate altrove sulla rete navigabile. Siamo pertanto a chiedere alla gente di aiutarci a smaltire le piante non autoctone in sicurezza, selezionando attentamente le piante per giardini, acquari e stagni».

La sporca dozzina delle piante e degli animali dannosi sono:

* Fallopia japonica
* Hydrocotyle ranuculoides
* Heracleum mantegazzianum
* Crassula helmsii
* Azolla filiculoides
* Gamberi americani
* Impatiens glandulifera
* Visone
* Dreissena polymorpha
* Il pesce Zander
* Granchio cinese
* Tartarughe acquatiche

Torna all'archivio