[14/08/2008] Energia

Il manager del vento risponde a Italia Nostra: venite a vedere cos´è un parco eolico

LIVORNO. Facendo riferimento agli articoli pubblicati in data 08 e 10 agosto sul quotidiano Il Tirreno, a firma di Signorini e di Tinelli facenti parte del gruppo di Lavoro energia di Italia Nostra nazionale, nella mia qualità di presidente delle società European wind farms Italy e Parco eolico monte Vitalba ”, ritengo opportuno fare un po’ di chiarezza rispetto alle molte inesattezze affermate, che non rende merito agli obiettivi che Italia Nostra si pone tra cui, speriamo, la difesa dell’ambiente.

D’altronde al modo superficiale e salottiero di gestire la questione “eolico” della Sig.ra Signorini e di Italia Nostra siamo tutti, ormai, abituati. Il problema reale è che la necessità di di accentrare l’attenzione, soddisfatta anche a costo di dare malinformazioni e dire falsità, nuoce all’ambiente, lede il diritto a una informazione corretta e onesta di tutti ed è strumentale solo ad accrescere inutili e sterili polemiche.

Come presidente della società European wind farms Italy e del Parco eolico monte Vitalba, devo ribadire che nel consiglio di amministrazione della nostra società non ci sono dirigenti né nazionali né locali di Legambiente. E per scoprire questo basta poco: una veloce, innocua, quanto pragmatica lettura camerale.

Voglio ricordare che un anno e mezzo fa proprio Signorini si era espressa in modo favorevole nei confronti del Parco eolico di Scansano, pensate un po’, proprio alla sua inaugurazione, parlandone come di un esempio da seguire. Poi il vento per Scansano è cambiato, o forse l’odore del mosto inebria anche a distanza, e così la Signorini ha cambiato opinione. E da qui il resto è ben noto a chi segue le vicende eoliche…

Il parco eolico di Monte Vitalba in un anno e mezzo ha prodotto energia completamente pulita per più di 3800 famiglie italiane, ha avuto più di 4000 visitatori, tra cui sì, cittadini intorno ma anche lontani dal territorio. Persone che hanno voglia di vedere con i propri occhi che cosa è veramente l’eolico: bambini, ma anche scuole, università, amministratori e aziende industriali. Tutto questo non vale? Vale solo la superficie delle cose come l’aggettivo “industriale” per condannare un impianto eolico? Anche qui non il buon senso, (che cos’altro è un impianto di allevamento zootecnico in aperta campagna se non una produzione di tipo industriale appoggiata alle risorse naturali disponibili, e cosa ha di diverso un impianto eolico che sfrutta una risorsa naturale disponibile?), ma è la conoscenza e la corretta applicazione di leggi vigenti in materia e degli atti di programmazione del territorio, che permettono la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti eolica in aree classificate agricole.

E ancora è una falsità che i progetti di Lajatico e Riparbella siano stati presentati, firmati, da un consigliere nazionale di Legambiente. Questi progetti sono stati sviluppati da una società danese, la European wind farms, azienda leader della Comunità Europea nel campo dell’eolico, della quale io, avendo esperienza di piu di 18 anni in settore eolico, faccio parte e successivamente presentati dalla società European windfarms Italy. E comunque sia chi sia chi firma, chi rilascia l’autorizzazione a realizzare l’impianto non è Legambiente, ma è la Regione Toscana, che come ente di governo del territorio è ben sopra alle questioni di firma del progetto andando alla sostanza dello stesso. Ma queste sono altre questioni.

Vorrei precisare che, per tutti i progetti di sviluppo di eolico che abbiamo presentato in Toscana, abbiamo scelto da subito e autonomamente, l’iter autorizzativo più lungo e più trasparente che la normativa vigente ci permette di scegliere, ovvero la Valutazione di impatto ambientale (Via).

Attraverso questo iter, che coinvolge tutti i cittadini lo desiderino e tutte le amministrazioni cointeressate all’opera, abbiamo la certezza che chiunque voglia o debba esprimere le proprie valutazioni in merito può farlo attraverso i canali e le modalità previste dalle vigenti normative in materia di valutazione degli impatti ambientali. Il processo della Via garantisce la piena disponibilità di informazioni, la più ampia diffusione di notizie e la più ampia applicazione del principio di condivisione e partecipazione. Chiunque può quindi prendere libera visione del progetto e produrre le proprie osservazioni alla Regione Toscana che le analizzerà tutte, proprio nello spirito di condivisione e partecipazione.

Francamente noi non vediamo altro modo maggiormente democratico e partecipativo dell’istituto della Via che permette a tutti di prendere parte a un processo decisionale sul e per il territorio. A tutti, quindi, non solo a chi si autoreferenzia portavoce cittadino senza esserne stato investito ufficialmente, e soprattutto millantando, il credito di difensore dell’ambiente al di sopra delle parti.

L’energia da fonte eolica è la risposta più congrua e sostenibile che abbiamo alla richiesta di energia pulita e di energia in genere che i nostri stessi modi di vita richiedono, non solo in Toscana ma in tutto il contesto umano.

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