[18/08/2008] Energia

Riqualificazione urbana sostenibile: il punto su Jessica

LIVORNO. Si chiama Jessica, ma non è una donna. E’ l’acronimo di Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, progetto Ue di cui la Regione Toscana è capofila e che ha come partner le città di Manchester, Massy, Porto Vivo, Brasov, Atene e Poznan.

Jessica mette a disposizione una struttura che fornisce competenze specialistiche e assistenza tecnica alle autorità di gestione dei Fondi Strutturali per permettere loro di risolvere i problemi di finanziamento dei progetti di riqualificazione urbana sostenibile, attraverso in particolare una combinazione tra prestiti e sovvenzioni.

Jessica supporta progetti di miglioramento delle infrastrutture urbane, progetti di efficienza energetica e di implementazione delle tecnologie di comunicazione e informazione (TIC), e qualunque altro progetto che risponda alle priorità degli interventi del FESR, così come indicati dagli orientamenti strategici in precedenza citati, e che sia finalizzato allo sviluppo e alla riqualificazione urbana.

I partners di Jessica for Cities sono stati invitati nei giorni scorsi dalla Regione Toscana per fare un bilancio della prima fase del progetto. Ogni delegazione ha illustrato i grandi interventi di riqualificazione delle città rappresentate portando anche esempi virtuosi di precedenti esperienze di rigenerazione urbana. Due giorni intensi di lavori nella tenuta di San Rossore che hanno consentito di apprezzare i buoni risultati raggiunti e nello stesso tempo segnare in rosso alcuni punti critici.

In particolare è stata lamentata – spiega una nota della Regione - l’eccessiva lentezza da parte di Bruxelles nel fornire chiarimenti su alcuni punti delicati, che sono poi i punti di innovazione di tutto il meccanismo annunciato, e cioè sul modo di partecipazione degli enti pubblici e dei privati alla composizione del capitale dei Fondi di Sviluppo Urbano.

Gli interventi di risanamento e di rigenerazione da realizzare nelle aree urbane è una priorità delle politiche pubbliche degli enti locali. E’ una priorità anche dell’Europa: il programma comunitario POR-CReO 2007-2013 ha una linea di finanziamento che sostiene i progetti dei comuni destinati alla riqualificazione urbana, a contrastare il degrado di alcuni quartieri e a recuperare grandi contenitori abbandonati collocandovi nuove funzioni.

Protagonisti di questi interventi saranno i Fondi di Sviluppo Urbano, fondi rotativi nei quali confluiranno capitali pubblici e privati. L’investimento non è tutto a carico del pubblico, intervengono, con capitali di rischio, banche, istituzioni e privati. La novità, rispetto alle tradizionali forme di finanziamento, è l’ingegneria finanziaria, in altre parole il capitale di rischio.

Il POR finanzierà alcuni importanti progetti di riqualificazione urbana, progetti finanziariamente anche consistenti. La nuova stagione di investimenti dei Comuni e degli enti locali produrrà maggiori risultati se potrà disporre di strumenti di ingegneria finanziaria che innovano in maniera significativa la composizione del capitale dei Fondi di Sviluppo Urbano.

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