[19/08/2008] Comunicati

Anche dalla mucillagine possono nascere i fiori…

LIVORNO. «L’opinione pubblica non fa più sistema così l’Italia resta avvolta nella mucillagine». Lo dice a Repubblica Giuseppe De Rita, presidente del Censis, chiamato ad intervenire sul dibattito nuovamente aperto da Nanni Moretti e poi da Eugenio Scalfari sul futuro del Paese. Moretti ha parlato di un’opposizione divisa in due ovvero auto-distruttiva o in letargo. Mentre Scalfari ha detto che lo specchio si è rotto e ci sono ormai tante opinioni private senza più una visione del bene comune.

De Rita va oltre: «Per quarant’anni abbiamo fatto partiti d’opinione contro i partiti di massa, poi cosa è successo? E’ arrivato Berlusconi e l’opinione pubblica che fa? Si riconosce nel berlusconismo, in una poltiglia di opinioni figlia dell’emozione. Tutto scende come in un colatoio di fiocchi di neve che produce soltanto saracchi e crepacci. Non c’è primato dell’opinione sulla macchina, sia della Chiesa o del partito. Si è teorizzato il primato dell’opinione sulla macchina, ma adesso si vede che l’opinione non c’è o non è collettiva e non c’è neanche la macchina».

Uno dei problemi dunque sarebbe che non c’è più l’opinione pubblica, ovvero il giudizio della maggioranza dei cittadini su qualcosa o qualcuno, o anche per estensione la maggioranza stessa dei cittadini che pensano ed esprimono giudizi, come ci ricorda il dizionario De Mauro. Infatti c’è una miriade di opinioni pubbliche ognuna delle quali il politico di turno ricorda di avere dietro a sé. Ma quando si va a votare che ci sia o non ci sia un’opinione pubblica che fa sistema c’è comunque una maggioranza di cittadini che vota per un partito o per una colazione che poi sarà maggioranza nel Paese e che lo governerà secondo le proprie idee come è normale che sia. Un meccanismo che un di più di antipolitica comunque non abbatterà, anzi finirebbe per rafforzarlo.

Almeno in una democrazia. «L´opinione pubblica - sfruttiamo la definizione di wikipedia - è influenzata dalle pubbliche relazioni e dai mezzi di comunicazione politici. In aggiunta, i mass media utilizzano un´ampia gamma di tecniche pubblicitarie per diffondere il proprio messaggio e cambiare l´idea delle persone. L´importanza dell´opinione pubblica diventa cruciale durante il periodo delle elezioni politiche. Viene frequentemente misurata usando i metodi del sondaggio a campione».

Dice De Rita che «la mucillagine è figlia di un’opinione pubblica che può avere un’opinione comune, ma non si integra, non fa sistema. Ecco la tragedia italiana di oggi». Se il quadro è questo, e noi concordiamo che il quadro sia questo, abbiamo visto che chi ha provato a combattere la battaglia politica sul terreno del centrodestra è stato sconfitto.

Il punto è che oggi le sfide ambientali e sociali a cui l’Italia come nazione e come membro dell’Ue è chiamata a vincere non possono (potrebbero) permettersi un ulteriore proseguimento sulla strada dello sviluppo come lo intende questa maggioranza di governo ovvero privo di alcun riorientamento verso la sostenibilità.

Fior di economisti mondiali (da Stern in poi) hanno indicato questa come l’unica via per evitare di segarsi il famoso ramo sul quale stiamo tutti seduti e perché non provare proprio dietro un progetto come questo a far fare sistema all’opinione pubblica? Non un programma contro questo o contro quello che ha come limite troppo evidente che caduto il nemico cade anche chi lo combatte.

L’opposizione dovrebbe ripartire da qui con progetti che mirino alla crescita di quello che può crescere senza gravare in modo pesante e disastroso sull’ambiente.

La crescita dell’istruzione, dei servizi sociali, delle energie alternative, del risparmio energetico e via dicendo. De Rita auspica una minoranza fertile oltre i partiti e ripone la speranza in «pezzi di Chiesa e dell’industria».

Noi speriamo che questa minoranza fertile, che crediamo sia anche in «pezzi di ambientalisti» possa trovare forza e divenire maggioranza e lo può fare senza inseguire tutto quello che si muove ma cercando di far muovere verso di sé. «Io credo nelle persone – diceva Moretti in Caro Diario - però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d´accordo con una minoranza...»: se questo è vero, non c’è speranza. Se invece non scambiando i blog con l’opinione pubblica, l’opposizione riuscirà a farsi promotrice di un’idea, di un progetto ineludibile sul quale già in Germania si è visto quanto possa avere la forza di governare, allora anche dalla mucillaggine possono nascere i fiori…

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