[20/08/2008] Parchi

Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise: tornano i turni di sorveglianza al rifugio di Resuni

LIVORNO. Riattivati i turni di sorveglianza al Rifugio di Forca Resuni, punto strategico di controllo dell’area di riserva integrale che abbraccia il nucleo che va dal Monte Meta alla catena della Camosciara. In questo modo aumenteranno i controlli e ci sarà più assistenza ai turisti sulle vette del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Con la riattivazione dei turni è quindi ripreso a pieno regime il controllo e il cosiddetto “servizio turisti” in quota, interrotto dal 2002. L’accesso all’area – spiega una nota del Parco - particolarmente sensibile per l’elevata concentrazione del camoscio appenninico e di tutta la fauna più preziosa del Parco, in questo periodo di massimo afflusso turistico, è regolamentato. Infatti, sino al sette settembre è in vigore il numero chiuso controllato per l’escursione Val di Rose – Valle Iannanghera con partenza da Civitella Alfedena, ove si accede con l’accompagnamento della Guida per un numero massimo di venticinque partecipanti al giorno. I Guardiaparco in quota rappresentano un ulteriore contributo tra il Parco e i visitatori, ai quali, la presenza delle Guardie potrà offrire un punto di riferimento per qualsiasi necessità, sia di carattere informativo, sia per eventuali emergenze.

Un altro importante compito affidato al Servizio Sorveglianza durante i turni al Rifugio, riguarda il monitoraggio ed il censimento continuo della fauna del Parco. In particolare dell’orso bruno marsicano e del Camoscio appenninico. Il Presidente del parco Giuseppe Rossi sottolinea che la ripresa dei Servizi in quota da parte dei Guardaparco, costituisce un punto essenziale del miglioramento delle capacità dell’Ente di controllare territori altamente delicati, dove la presenza umana deve essere rispettosa delle esigenze di alcune specie animali più minacciate e rare d’Europa.

Torna all'archivio