[22/08/2008] Parchi

Uomini e lupi in Maremma

GROSSETO. E´ tornato il lupo cattivo, mangiatore di pecore e spaventatore di turisti, in Toscana piccoli branchi scorrazzano per l´Appennino e un esemplare ha raggiunto addirittura il mare arrivando nelle pinete del parco di Migliarino-San Rossore- Massaciuccoli. Un gruppo di lupi "costieri" bazzica poi da tempo anche più a sud ,nel parco della Maremma, ed è accusato di essere il colpevole dell´ultimo sgozzamento di 14 ovini.

Quel che si sa è che spesso dietro l´assalto alle greggi ci sono bande di randagi, ma il lupo in aumento e con la sua "fedina penale" sporca è sempre l´indiziato maggiore.
Comunque i lupi del parco della Maremma sembrano attratti fuori dall´area protetta dalle "comode" pecore che sono meno problematiche dei veloci daini e cinghiali dell´Uccellina.

L´espansione del lupo avviene lungo le direttrici della rinaturalizzazione toscana, seguendo il bosco che avanza e i fiumi meno frequentati dall´uomo, sfilando intorno alle nostre città e paesi. Il lupo è l´avanguardia positiva di una natura che resiste e di una biodiversità che reagisce, tanto da aver bisogno di un grande predatore, ma anche di un incremento di prede come cinghiali, daini, caprioli, a volte frutto di immissioni venatorie azzardate e di una cattiva gestione faunistica negli anni passati. Alla fine a rimetterci sono le pecore che, da che pastori e lupi si sono incontrati, sono la ragione di un´ostilità che è diventata pregiudizio, leggenda e fiaba.

E´ la riabilitazione dell´immagine del lupo italiano, che lo ha salvato dall´estinzione e lo ha portato a ricolonizzare l´Italia seguendo la spina dorsale dell´Appennino e poi a scavalcare le Alpi a sfidare i meno tolleranti fucili svizzeri e le preoccupazioni francesi. Ma il lupo è un animale intelligente ed inafferrabile, che riesce a fare anche 70 chilometri in una notte e spesso si accusano popolazioni di un area di "crimini" che sono da attribuire ad animali vaganti.

Il deputato grossetano del Pd Luca Sani dice che «Va data una soluzione organica al problema della presenza dei lupi nelle nostre campagne. Alla riapertura della Camera mi impegno a presentare una proposta di legge concordata con gli operatori. Gli attacchi dei lupi alle greggi costituiscono oramai da tempo un problema per gli allevatori della nostra provincia. L´ultimo attacco verificatosi in località "San Carlo", nella zona della "Trappola", lascia presupporre che a colpire questa volta siano stati animali provenienti dall´area del Parco della Maremma. A questo punto è evidente che occorre predisporre una "rete" che sia in grado di proteggere le attività produttive, e che preveda più misure d´intervento per contenere la popolazione dei lupi ed impedire che danneggino le greggi, ma anche per assicurare un più veloce ed equo sistema di valutazione dei danni, ivi compresi i cosiddetti "danni indiretti", ed una più celere erogazione degli indennizzi, Come con grande serietà e sensibilità ambientale hanno messo in evidenza i coniugi Giacolini, che nell´attacco di mercoledì hanno perso 14 pecore, ad un problema così complesso non si possono dare risposte impraticabili o semplicistiche, come la recinzione dei pascoli o l´abbattimento di tutti i lupi».

Abbiamo sentito il presidente del parco della Maremma Giampiero Sammuri che dice subito: «E´ da chiarire che parlare di "lupi del parco" non è giusto. I lupi non stanno solo nel parco, entrano, escono, sono presenti in tutta la provincia di Grosseto. E´ quindi improprio dire che si tratta dei lupi del parco della Maremma, attacchi del genere ci sono stati in diverse località del grossetano, anche molto lontano dall´area protetta. Concordo con molto di quello che dice Sani per quanto riguarda la necessità di interventi di prevenzione. Per quanto riguarda gli indennizzi, devo dire che non ci sono più, per decisione della regione Toscana sono stati sostituiti con un´assicurazione. Certo, il problema dei lupi esiste in provincia di Grosseto dai primi anni ´70, ormai da quasi 40 anni».

Ma i lupi fanno danni?
«Certo fanno danni agli allevatori, ma i lupi sono una specie protetta e quindi bisogna trovare i metodi per indennizzarli, seguendo l´esempio di quello che avviene in tutti i Paesi europei. E´ anche opportuno riuscire a distinguere se gli attacchi alle greggi siano stati fatti da lupi o da cani, sfuggendo alla tentazione di chi dice che è sempre colpa dei lupi o di quella contraria di qualche ambientalista integralista che dice che i lupi non sono mai colpevoli degli attacchi alle pecore».

E come si fa?
«Bisogna agire sul fronte degli indennizzi per gli allevatori e della prevenzione degli attacchi e dall´altra parte intervenire sui cani mal custoditi, lasciati liberi di vagare la notte e sul randagismo. Il parco della Maremma ha in corso una ricerca sui lupi. Disponiamo di uno specialista in materia, se ci chiamassero quando avvengono questi episodi riusciremo a capire e far capire meglio cosa sta realmente succedendo e ad opera di chi».

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