[25/08/2008] Comunicati

Nucleare, l´Iran non lascia e raddoppia (con l´aiuto della Russia e il plauso di Sergio Romano)

LIVORNO. L´Iran ormai si fa apertamente beffe delle minacce Usa ed israeliane e dell´embargo economico e la vicenda georgiana sembra avergli dato ancora più fiato, aiutandolo a stringere ancora di più l´alleanza con la Russia, da sempre tenera con il nucleare iraniano (che rifornisce generosamente e con profitto) e che ora giocherà anche questa carta nel nuovo confronto con gli Usa. Non è forse un caso che a riprendere e rilanciare la notizia che Teheran ha deciso di costruire un´altra centrale nucleare siano state proprio agenzie russe e cinesi che riportano le parole del vice-presidente dell´Organizzazione dell´energia atomica dell´Iran, Mohammad Saeedi, che ha detto che il suo Paese «ha avviato la progettazione di una centrale nucleare da 360 megawatt».

Secondo quanto detto all´agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, da Saeedi, «questa seconda centrale nucleare iraniana sarà costruita a Darkhoin, una città nella provincia del Khuzestan. La fase della progettazione globale e della sua costruzione cominceranno progressivamente». La prima centrale nucleare iraniana è stata costruita, con l´aiuto della Russia, nel porto di Bushehr, ma in questo caso non sono mancati screzi di tipo finanziario tra i russi e il governo degli ayatollah che ne hanno ritardato l´entrata in funzione, ma sabato scorso l´ambasciatore russo in Iran, Alexander Sadovnikov, ha annunciato in pompa magna che «la costruzione della centrale nucleare di Bushehr (nella foto) sarà terminata entro la fine dell´anno». Gli americani non saranno molto contenti e i russi danno così il primo segnale di quanto promesso da Putin dopo che la Georgia è stata soccorsa dalla Nato: rivedremo il dossier nucleare iraniano.

L´Irna aveva già annunciato la settimana scorsa che l´Iran si appresta a realizzare diverse centrali nucleari e Ahmad Fayyazbakhsh, direttore aggiunto dell´Organizzazione dell´energia atomica dell´Iran e a capo di un´impresa statale per la produzione di energia nucleare, ha detto di aver firmato un accordo con 6 imprese locali per la ricerca di siti potenzialmente adatti ad ospitare nuove centrali atomiche nei prossimi 13 anni. Agli occidentali l´avventura osseta della Georgia rischia di costare grattacapi atomici irrisolvibili e la Russia è di fatto arrivata ad estendere la sua zona di influenza fin dove l´Urss, respinta prima dallo Scià filoamericano e poi dall´integralismo islamico dei guardiani della rivoluzione, non era mai riuscita ad arrivare: il Golfo Persico.

Intanto l´Irna riporta con soddisfazione le parole di Sergio Romano, che il 23 agosto, in un dibattito a Cortina d´Ampezzo dedicato all´Islam con Renzo Guolo e moderato da Bruno Vespa, ha detto che un Iran dotato dell´arma atomica «Sarebbe una cosa positiva, servirebbe a stabilizzare il Medioriente. L´Iran dotandosi dell´atomica farebbe esattamente lo stesso che hanno fatto la Cina, la Russia, il Pakistan e Israele». E l´ex ambasciatore non ha risparmiato sciabolate polemiche agli Usa: «Se davvero la guerra all´Iraq fosse stata contro il terrorismo, Saddam Hussein sarebbe dovuto essere un alleato degli Usa, non un nemico. Saddam era l´unico leader di un paese arabo ad essersi sempre espresso chiaramente contro il terrorismo islamico». Teorie clamorose in bocca all´editorialista di Panorama, uno degli opinion maker della destra italiana, tanto che un allibito Bruno Vespa gli ha chiesto: «E perché non l´ha mai scritto nei suoi editoriali?».

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