[25/08/2008] Parchi

Le tartarughe marine record della Calabria, tra Suv e piani spiagge

LIVORNO. Schiusa record di tartarughe marine Caretta caretta sulla spiaggia calabrese di Sant´Andrea Apostolo dello Ionio, la schiusa riuscita ha riguardato quasi il 90% delle 151 uova monitorate dal progetto ´´Tarta Care´, diretto dal dipartimento di ecologia dell´università della Calabria. La Calabria si conferma come la regione preferita dalle tartarughe marine, con quasi l´80% delle deposizioni di uova delle caretta caretta.

Secondo Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, «La nascita delle tartarughe in Calabria segnala che ci sono le condizioni naturali per le ovodeposizioni. Un segnale importante che va raccolto per promuovere sempre più un nuovo Mezzogiorno con scelte che valorizzino la natura, la cultura del mare e le coste del sud. Negli ultimi anni sono stati davvero numerosi i casi di ovodeposizione e nascita di tartarughe marine "caretta caretta" nelle coste del Mezzogiorno, dello Jonio dalla Puglia alla Calabria, nel basso Adriatico pugliese ed il Tirreno fino al Cilento. Questo fenomeno che in natura avviene con una frequenza maggiore di quanto possiamo osservare, va monitorato maggiormente, migliorando la gestione e la tutela delle nostre coste, coinvolgendo in questo lavoro le amministrazioni locali e gli operatori turistici. E´ più che mai necessario, pertanto, realizzare delle strategie di sistema per la gestione integrata della fascia costiera e del mare che veda al centro la tutela della biodiversità, la valorizzazione delle aree marine protette, dei siti della rete natura 2000 e del paesaggio costiero, in armonia con la promozione dei beni culturali, il turismo ed i prodotti tipici ed agricoli di qualità. In poche parole un grande progetto per i mari del sud da promuovere con il Ministero dell´Ambiente, le regioni e le aree protette che possa sfruttare le risorse comunitarie in maniera più efficace per il 2007/2013».

Il successo della riproduzione è ancora più importante perché è anche un segnale di una tutela riuscita: qualche tempo fa Fai, Legambiente, Wwf e Italia Nostra avevano lanciato un appello proprio per salvare «le uova delle tartarughe marine, deposte nel litorale di S. Andrea Apostolo dello Jonio, dalla devastazione compiuta dai fuoristrada che scorrazzano su spiaggia e dune. per tutelare i 3,2 km di costa ancora meravigliosamente integra per il quale è stata richiesta l´istituzione di un´Oasi-Area protetta».

Ma non solo di Suv si tratta, il Fai denunciava anche che «Il Consiglio comunale di S. Andrea Apostolo dello Jonio lo scorso 12 giugno ha adottato il "Piano Spiaggia" che prevede la realizzazione di un lungomare di due km in piena area oasi, che sarà corredato da cinque lidi, due centri nautici, un centro rimessaggio barche e due immancabili parcheggi per camper e auto. Contro il progetto, ora passato alla "Conferenza dei Servizi" e alla provincia, il FAI ha rinnovato al Tar istanza di sospensiva. Inoltre, prima della presentazione del "Piano Spiaggia", sempre la Fondazione aveva presentato con esito positivo un progetto per l´istituzione di un´Oasi-Area protetta nella zona. Ora la parola è passata alla commissione regionale per l´istituzione delle Aree Protette. Nel frattempo però il tempo passa e le tartarughe, ignare dei processi burocratici, continuano a deporre uova…».

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