[20/04/2006] Comunicati

Mi sento offeso da greenreport

FIRENZE. Da greenreport non me l’aspettavo ma c’è sempre una prima volta.
In consiglio regionale della Toscana succede che per la prima volta si apre un confronto di merito con Rifondazione comunista per verificare la possibilità di costruire la maggioranza dell’Unione anche in Toscana, succede che tale confronto è richiesto a gran voce (ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire) dai Verdi sin dall’avvio della legislatura e dalla fase pre campagna elettorale e richiesto sempre dai soliti green politics dieci minuti dopo il risultato delle politiche.

Succede poi che a fronte di questa richiesta e comunque per il maturarsi di oggettive condizioni nazionali e per il fatto non banale che al senato rifondazione risulti essere in Toscana il secondo partito della coalizione di centrosinistra, il presidente Martini decida di incontrarsi e di aprire il confronto con il PRS come centro di un possibile accordo e di una possibile rottura.

Succede inoltre che il giorno del consiglio regionale per discutere della prima bozza i Verdi presentano numerose indicazioni e proposte e che l’ordine del giorno elaborato in fretta e furia da Ds e Margherita risulti gravemente lacunoso e su alcune questioni provocatorio al punto di determinare una possibile rottura prima di aver iniziato a discutere con Rifondazione.

Succede infine che i Verdi e i Comunisti italiani presentino tre righe in cui approvano la bozza di Piano regionale di sviluppo ottenendo il voto di tutta Toscana Democratica e l’astensione di Rifondazione comunista e che contestualmente scelgano di astenersi sul documento di Ds e Margherita per aprire una fase fluida in cui su alcuni temi non preordinare rotture aprioristiche con Rifondazione.

Succede che Greenreport rubrichi tutto questo con la paura di vedere ristretti i posti per Verdi e Comunisti italiani, come chiaramente indicato dai padroni della coalizione in Toscana e che neppure citi tutte le puntuali questioni ecologiste poste dall’intervento mio a nome del gruppo.

Succede e succederà ancora ma non pensavo che succedesse con voi, specie per uno come me che vi ha seguito sin dall’inizio con simpatia e che ha risposto ogni volta che è stato chiamato con chiarezza e senza infingimenti.

Succede che mi sento offeso nel profondo, vivo la politica con sogni e speranze e non con opportunismo, al punto di essermi giocato onori e ruoli in più di una occasione.

* Fabio Roggiolani è consigliere regionale dei Verdi

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