[28/08/2008] Acqua

Acqua: diminuisce il consumo e migliora la depurazione, ma gli sprechi rimangono

LIVORNO. Ogni cittadino dei 111 comuni capoluogo di provincia, consuma 69,9 m3 di acqua per uso domestico, un´enormità rispetto ai consumi idrici procapite dei Paesi in via di sviluppo, ma il 2,4% in meno rispetto al 2006. A dirlo sono gli "Indicatori ambientali urbani Anno 2007" dell´Istat, che confermano che «la contrazione dei consumi di acqua che si era verificata ogni anno dal 2002 al 2005», frutto forse di comportamenti più virtuosi e di una gestione un po´ più oculata.

In 29 dei 111 capoluoghi il consumo pro-capite di acqua è superiore alla media, ma solo in 11 di questi (Cuneo, Lecco, Bergamo, Lodi, Mantova, Piacenza, Parma, Chieti, Catanzaro, Messina e Catania) si registra un aumento dei consumi rispetto al 2006. Ben 80 comuni hanno consumato meno acqua e in 32 il calo è addirittura sopra la media. Il virtuosismo dell´assetata e mal fornita Enna, con il consumo pro-capite di acqua più basso in Italia (32,1 m3 per abitante) è sicuramente obbligato, ma non si capisce come Salerno arrivi al consumo record di 94,8 m3 per abitante.

La città più risparmiosa in acqua del 2007 è stata Cremona (-16,7%), quella più sprecona Benevento (+17,7%) seguita da Cosenza (+15,8% ) e Cuneo (+13,9%). Il risparmio idrico casalingo abita nelle grandi città: «tutti i comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250 mila abitanti si caratterizzano, rispetto al 2006, per una diminuzione del consumo di acqua per uso domestico, ad eccezione di Catania», spiega il rapporto Istat.

Il risultato più clamoroso è quello di Napoli, fino ad ora non certo nota per virtuosismi ambientali e nel campo dei consumi, con una diminuzione del consumo di acqua domestica del 15,7%, e che così scende addirittura sotto la media nazionale che prima oltrepassava tranquillamente, raggiungendo Venezia, Bologna, Napoli, Palermo, Bari e Firenze nel gruppo delle città con consumi sotto la media.

I cittadini di Roma, Torino, Milano, Catania, Genova e Verona consumano in media più acqua del resto degli italiani urbani. Si consuma meno acqua ma il razionamento è ancora una costante estiva (e non solo) in molti centri urbani del Centro e del Mezzogiorno, ma nel 2007 la carenza idrica ha colpito anche l´insospettabile Varese. Nel 2007 i comuni capoluogo che hanno dovuto far ricorso a misure di razionamento idrico sono stati 22, 2 in più che nel 2006, soprattutto con interruzioni del servizio nelle ore notturne per stoccare acqua nei serbatoi di accumulo.

Cresce anche la percentuale di popolazione servita da impianti di depurazione delle acque reflue urbane, 87,6% del 2006 all´88,3% del 2007. Una copertura che sembra migliorata ed estesa, a partire da Belluno (+17,2%), La Spezia (+10,4%) e dagli altri 25 comuni con un incremento inferiore all´1%: Vercelli, Como, Brescia, Lodi, Mantova, Verona, Vicenza, Treviso, Pordenone, Udine, Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì, Pisa, Terni, Roma, Foggia, Bari, Brindisi, Lecce, Vibo, Valentia, Palermo, Caltanissetta, Catania.

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