[29/08/2008] Comunicati

Il clima impazzito fa strage in Bihar

LIVORNO. In India, mentre l´estremismo fascista indù si accanisce contro i cristiani dell´Orissa, sta accadendo una tragedia climatica e umanitaria che non compare sui media occidentali. Piogge torrenziali stanno letteralmente devastando lo Stato del Bihar, nel nord dell´India, il fiume Kosi è uscito dal suo corso provocando sicuramente la morte di oltre 55 persone ed inondando vaste aree, con milioni di sfollati e senza tetto. Secondo l´agenzia Indo-Asian news service plus, il primo ministro indiano Manmohan Indo- Asian News Service ha annunciato un´assistenza immediata di dieci miliardi di rupie (230 milioni di dollari) destinati allo Stato del Bihar per le operazioni di soccorso e per fornire cereali alle migliaia di persone che hanno visto ogni loro avere e ogni riserva di cibo portati via dalle acque del Kosi.

Singh ha descritto la situazione del Bihar come «una calamità nazionale» durante un´ispezione aerea delle zone sinistrate effettuata insieme alla presidente del partito del Congresso Sonia Ghandi. Secondo le autorità del Bihar almeno un milione e 400 mila persone hanno perso la casa (spesso semplici baracche di legno) e dovranno essere ospitate in campi profughi almeno fino a marzo o aprile del 2009.

L´inondazione, che in queste ore pare aumentare di intensità insieme alle piogge ininterrotte, ieri aveva colpito più di 2 milioni e mezzo di abitanti e 15 distretti del Bihar. L´india del nord e gli Stati Himalaiani confinanti stanno subendo in pieno gli effetti del cambiamento climatico, fatti di scioglimento dei ghiacciai, siccità ricorrenti, piogge torrenziali, alluvioni sempre più frequenti.

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