[29/08/2008] Urbanistica

Istat, Pisa e la mancanza di una vera contabilità ambientale...

LIVORNO. Fa piacere sapere che Pisa è la regina del verde urbano in toscana, anche se per chiarezza bisognerebbe sapere se nel calcolo è inserito il parco regionale di S.Rossore, fa tristezza il dato di Firenze.
Ma è l’analisi Istat che complessivamente è una denuncia esplicita.

Il verde urbano nelle nostre città è poca cosa, pochissima, e conseguentemente la qualità complessiva dell’ambiente urbano non può che essere limitata.
Ma fatte le constatazioni, premesso che si potrebbe anche parlare di una vera e propria emergenza verde in città, appare legittima una riflessione critica.
1. I piani urbanistici non rispettano più il DM. 1444/1968, oppure non c’è nessun controllo attuativo dei piani.
2. chi ipotizza che non si possa fare a meno degli standard è fuori luogo oppure persegue finalità meramente speculative
3. chi anche a livello professionale e culturale, anche l’INU purtroppo, ha sostenuto che gli standard sono superati, che forse se né può anche fare a meno, ha sbagliato e sbaglia
4. i numeri sono evidenti e lasciano poco spazio alle elucubrazioni o alle interpretazioni e allora perché stenta tanto la pratica di una seria contabilità ambientale? Perché comuni e province e regioni non sono obbligate a fare adeguate misurazioni e renderne espliciti gli esiti?

Insomma sarebbe opportuno che nei giorni a venire, invece che delle solite dichiarazioni di soddisfazione di questo o quel sindaco, di questa o quell’amministrazione, si trovassero amministratori e amministrazioni che si impegnano a fornire entro tre o quattro mesi ai propri cittadini una dettagliata contabilità ambientale rinunciando magari a parlarci di investimenti privati, di capacità a recuperarli per il proprio territorio e via discorrendo dato per assodato che spesso questi investimenti sono mattoni e magari neppure funzionali ad una fabbrica o ad una azienda agricola, ma ad alimentare le solite rendite.
Tutto questo senza considerare gli esiti dell’analisi Istat su altri indicatori ambientali che spesso appaiono ancor più preoccupare.

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