[29/08/2008] Rifiuti

Massa bocciata dall´Istat, l´assessore all´ambiente spiega il suo perché

LIVORNO. Al di là tutti i limiti evidenziati anche ieri sull’indagine sugli indicatori ambientali urbani dell’Istat (solo per rinfrescarne alcuni, sui rifiuti: tutti i dati sono autocertificati, i dati non sono verificati dall´unico organo deputato cioè l´osservatorio; i dati non tengono conto degli assimilati ai rifiuti urbani; nessuno in Italia certifica le raccolte differenziate ad eccezione di Arrr in Toscana che però non ha ancora validato i dati 2007. E ancora ci sono poi limiti quantitativa della ricerca, che riguardando gli indicatori urbani non monitora ovviamente i rifiuti speciali che sono 4 volte gli urbani e non tiene conto dell’effettivo riciclo, che è ben diverso dalla quota di raccolta differenziata, che senza impianti di trattamento non serve a nulla. Infine che i dati riguardano solo le città capoluogo di provincia ma la tendenza è quella di sbagliare pensando che ci si riferisca all’intera provincia) il nostro interesse, lo ripetiamo, è dato solo dal fatto che ormai questa ricerca con tutti i suoi limiti fotografa l’evoluzione in Italia dal 2000 al 2007.

E per quanto riguarda la Toscana fotografa anche un esempio particolarmente negativo, quello della città di Massa che per il secondo anno consecutivo si ritrova lo scomodo primato di peggiore città in Italia per le sue politiche ambientali. Ne abbiamo chiesto il motivo ad Andrea Ofretti, ex presidente del consiglio comunale e da pochi mesi assessore all’ambiente.

«Ho trovato una situazione devastante, di buio totale sull’ambiente, ma appena insediato sono partito a mille , perché l’ambiente è fondamentale per la qualità della vita».

Andiamo con ordine: alta produzione pro capite di rifiuti e bassa percentuale di raccolta differenziata.
«La verità è che qui la raccolta differenziata non è mai partita per bene. Ne sto discutendo in questi giorni con Asmiu, volevano partire con una sperimentazione sul porta a porta in un quartiere. Non ci penso nemmeno, siamo rimasti indietro di vent’anni: porta a porta subito e in tutta la città!».

Tra le criticità segnalate dal rapporto Istat la mancanza dei piani per la zonizzazione acustica, il piano del verde, il piano urbano del traffico e quello energetico comunale.
«Allora guardi: nella prossima riunione di giunta porterò il piano per la zonizzazione acustica e quello del verde sarà pronto entro settembre. Per quanto riguarda il piano energetico la precedente amministrazione aveva avviato il lavoro e concluso la prima parte, quella relativa al monitoraggio della situazione esistente . Noi abbiamo affidato a una cooperati uva che si occupa di ambiente tutta la seconda parte del lavoro, quella di programmare la fase operativa: anche in questo caso entro la fine di settembre dovrebbero consegnarci il progetto pronto e subito dopo lo porteremo in giunta. Quindi è tutto a posto, il prossimo anno saremo primi!».

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