[01/09/2008] Acqua

La guerra dell´acqua di Chianciano

CHIANCIANO (Siena). La richiesta dell´hotel Columbia di poter effettuare ricerche di acque termali sta sollevando da un anno e mezzo un vivace dibattito sulla stampa locale e fra i cittadini di Chianciano. Una richiesta che nel luglio 2007 vide il consiglio comunale di Chianciano comunicare alla regione Toscana la propria contrarietà, fatto che sembrava aver chiuso la partita.

Ma a quanto pare la questione è ritornata in ballo con una nuova richiesta ed oggi il circolo Legambiente di Chianciano «esprime la propria preoccupazione e ritiene che la motivazioni riportate nella delibera del consiglio comunale N. 70 del 23 luglio 2007 siano ancor più valide e che, altresì, sia necessario che l´amministrazione comunale promuova e rafforzi rapidamente strumenti concreti per la tutela del patrimonio idrotermale di Chianciano e il suo sfruttamento esclusivo dal parte della Società Terme. La delibera consiliare del luglio 2007, sulla base di relazioni scientifiche, affermava "il pericolo molto concreto che una ricerca di acque spinta in profondità possa intercettare i fluidi termali presenti nella faglia e di conseguenza alterarne le portate e le caratteristiche termali e chimiche". Il consiglio comunale, adottando il principio di cautela, considerava quindi che il pericolo di penalizzare le Terme di Chianciano era troppo grande rispetto all´eventuale beneficio che sarebbe potuto derivare al privato che aveva chiesto il permesso per la ricerca delle acque. Pertanto dichiarando "centrale e prioritaria la tutela delle risorse idriche termali, che rappresentano un bene collettivo e identificano e caratterizzano la Città Termale e il suo modello economico …" il Consiglio Comunale non ritenne possibile "ipotizzare concessioni o sub-concessioni che snaturerebbero l´identità della Città Termale…"».

Parole chiare e che sembravano definitive, che secondo il Cigno verde «non danno spazio ad interpretazioni diverse dal diniego della possibilità di ricerche e di estrazioni. Il circolo di Legambiente di Chianciano si rivolge all´Amministrazione Comunale affinché riaffermi con forza quanto approvato lo scorso anno e soprattutto metta in atto, insieme alla Società Terme di Chianciano immobiliare, tutti gli strumenti di protezione necessari (quali ad esempio l´estensione delle concessioni minerarie della soc. Terme)».

Legambiente ricorda anche la posizione dei "Guardiani delle Acque" (che Forza Italia di chianciano definisce gruppo «che in nome della difesa della chiancianesità appaiono arroccati su posizioni intransigenti di chiusura a qualsiasi forma di rinnovamento») e che avevano già sollevato un problema di conflitto di interesse per chi aveva reiterato la richiesta.

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