[04/09/2008] Rifiuti

Inceneritore di Case Passerini: botta e risposta tra Barducci e Bramerini

LIVORNO. «Il tempo per il termovalorizzatore stringe ma la Regione non corre come dovrebbe». Lo ha detto ieri a Repubblica Firenze, parlando dell’inceneritore di Case Passerini, il vicepresidente della Provincia e segretario metropolitano del Pd Andrea Barducci. E la riposta della Regione è arrivata questo pomeriggio, da parte dell’assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini: «La Regione non soltanto corre, ma sta ´tirando´ il gruppo e sprona i suoi compagni di squadra».

«Temo - dice l´assessore - che a Barducci manchino alcune informazioni. Non si spiegano altrimenti le sue parole, che se così non fosse risulterebbero molto curiose. Anzitutto la Regione Toscana non ha perso tempo sul ciclo integrato dei rifiuti: la legge nazionale è del 2006, nel 2007 è stata varata la legge regionale ed entro maggio 2008 avrebbero dovuto essere costituiti i nuovi tre Ato. Dato che molti Comuni non avevano rispettato i tempi imposti dalla legge, la Regione ha fatto partire suo malgrado lettere di diffida alle amministrazioni e, se entro il prossimo 30 settembre l´iter non sarà concluso, nominerà i commissari regionali previsti dall´art 30 della lr.61/2007».

L´assessore è inoltre entrata nel dettaglio delle questioni affrontate da Barducci, spiegando che il piano straordinario varato dall´Ato 6 a marzo è stato approvato dalla Regione solo ad agosto non per ´pigrizia´, ma perché in quei mesi l´assessorato all´ambiente della Regione ha svolto un´opera di mediazione senza la quale non sarebbe stato possibile arrivare a fine luglio ad un accordo che evitasse all´area metropolitana di entrare in emergenza rifiuti, un atto grazie al quale l´Ato 6 di Firenze potrà portare nei prossimi anni circa un milione di tonnellate di rifiuti nella discarica di Peccioli (Pi). Senza quella convenzione il Piano presentato non poteva essere approvato.

«Infine – aggiunge Bramerini – Barducci saprà sicuramente che l´Ato 6 non ha cessato le sue funzioni, ma è in carica e lo resterà fino alla nascita del nuovo ente. Questo sistema di sostituzione, che non prevede cesure, è stato ideato proprio per evitare rallentamenti operativi. La competenza per assegnare la realizzazione degli impianti spetta al nuovo Ato, ma niente vieta all´attuale Ato 6 di assegnare la progettazione, esattamente come niente vietava che gli impianti pianificati dalla Provincia fossero realizzati in passato».

«E´ evidente – conclude – che, se ritardi ci sono stati, non sono sicuramente imputabili alla Regione. E Barducci dovrebbe guardare altrove per trovare eventuali responsabilità».

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