[10/09/2008] Consumo

Biologico, AssoBio contro Repubblica

BOLOGNA. Spiace che il professor Del Toma (Cibo bio. L´Italia pazza per i piatti naturali, Repubblica, 10 settembre) sostenga che le caratteristiche nutrizionali dei prodotti biologici non sono superiori a quelle degli analoghi prodotti convenzionali.

Dimostra così di non essere aggiornato su quanto attesta una mole considerevole di ricerche svolte da istituzioni indipendenti di tutto il mondo, compresi il nostro Istituto nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e l’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata.

Quest’ultimo lavoro, pubblicato su European Review Medical Pharmacological Science indica “un diverso effetto sull’organismo dei prodotti di origine biologica rispetto ai convenzionali; apportando una maggiore quantità di principi antiossidanti e migliorando lo stato infiammatorio dei consumatori, una dieta basata esclusivamente su prodotti biologici, inserita in uno stile di vita salutare, può garantire un’efficace azione antiossidante, utile per favorire una buona attività metabolica e rallentare i processi infiammatori e cronico-degenerativi”.

È stato proprio dopo aver acquisito le ricerche scientifiche sull’argomento, che le autorità britanniche hanno autorizzato in etichetta il claim “nessun alimento ha livelli di sali minerali, aminoacidi essenziali e vitamine più elevati dei prodotti biologici”.

En passant, citiamo lo studio dell’università di Washington pubblicato su Environmental Health Perspectives: dopo aver rilevato nelle orine di bambini che consumano frutta e verdura convenzionale residui di pesticidi organofosforati (sostanze con effetti nocivi sul sistema nervoso), assenti in quelle dei bambini che consumano gli stessi prodotti di origine biologica, conclude “abbiamo prove convincenti della capacità della dieta biologica di fornire un effetto di protezione immediato e drammatico contro l’esposizione ai pesticidi e ai rischi sanitari che vi si possono associare”.

Generosamente, Repubblica chiude l’articolo con una dichiarazione di Paolo Martinello di Altroconsumo, che cita un articolo pubblicato l’anno scorso dal suo mensile (peraltro poi bacchettato da altre testate consumeriste).

A Martinello forse pecca la memoria, ma a noi no: tutti i prodotti biologici analizzati presentavano minori contenuti di grassi, sale e zucchero aggiunto rispetto ai prodotti convenzionali; nessuno presentava la minima traccia di coloranti, conservanti né altri discussi additivi.

Soprattutto, nessuno presentava tracce di insetticidi né di altri fitofarmaci, come erroneamente sostiene, e come avrebbe agevolmente potuto accertare ripescando l’articolo dell’archivio prima di rilasciare dichiarazioni avventate.

*Segretario AssoBio

Torna all'archivio