[12/09/2008] Energia

La Toscana scommette sulle biomasse legnose

LIVORNO. Grazie ad un progetto europeo che punta a realizzare sul territorio regionale piattaforme logistico-commerciali per i combustibili legnosi, la Toscana sta cercando di promuovere il cippato di legno, che tra l’altro alimenterà a breve 35 impianti pubblici (di cui 10 sono già stati realizzati) e per questo si renderanno necessario anche nuovi centri di stoccaggio in grado di garantire la chiusura della filiera che sarà necessariamente corta, secondo quanto indicato anche nel Pier da poco approvato.

Il tema della competitività e sostenibilità dell’intera filiera legno-energia è stato al centro del workshop che si è tenuto quest’oggi a Monticiano (Siena) in occasione della prima giornata della Festa regionale del Bosco – in programma fino a domenica 14 settembre - organizzata da Arbo Toscana (l’associazione della Cia Toscana che riunisce i boscaioli della regione), dall’Associazione boscaioli senesi, e da Comune e Pro Loco di Monticiano.
Il workshop tenuto da Arbo Toscana, ha illustrato il progetto, “Biomass trade centres”, nell’ambito del programma europeo Energia intelligente per l’Europa ,coordinato da Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) e Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale), in collaborazione con il Gal Garfagnana Ambiente Sviluppo, ed enti pubblici e privati di Slovenia, Polonia, e Styria.

«L’obiettivo principale del progetto – ha sottolineato Marco Failoni, della presidenza Cia Toscana e vicepresidente Aiel – è il miglioramento organizzativo e professionale dei produttori di combustibili legnosi, al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta su scala regionale». E durante i tre anni di progetto, attraverso il coinvolgimento dei partner saranno molte le azioni portate avanti.

La prima azione sarà il coordinamento e la formazione di produttori e rivenditori di combustibili legnosi che siano potenzialmente interessati alla realizzazione di piattaforme logistico-commerciali. Saranno infatti svolti degli incontri tecnici, materiale informativo, visite e corsi di formazione. La seconda azione è quella di supporto all’organizzazione di piattaforme logistico-commerciali, «con la funzione – aggiunge Failoni – di produrre e vendere i combustibili legnosi».

Le piattaforme – che potranno essere finanziate dai fondi del Piano di sviluppo rurale della Toscana - avranno lo scopo di garantire un servizio continuativo alle centrali termiche locali, incrementando contemporaneamente la visibilità del settore legno energia presso gli utilizzatori finali. Infine parte rilevante per la promozione della coltivazione di colture legnose a rapido accrescimento, presso gli agricoltori e i tecnici del settore attraverso la predisposizione di pubblicazioni tecnico-divulgative con eventi dimostrativi in aziende agricole locali.

In conclusione dell’iniziativa Failoni ha proposto la realizzazione di un vero e proprio contratto tipo sottoscritto dalle associazioni degli enti locali, dalla regione e dalle associazioni agricolo-forestali. «Uno strumento che potrebbe rappresentare una un punto di riferimento essenziale per negoziare le forniture di cippato dei nuovi impianti realizzati dagli enti locali».

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