[16/09/2008] Energia

Certificazione energetica edifici, Legambiente pronta a fare ricorso in sede Ue

LIVORNO. «E´ necessario colmare al più presto il vuoto normativo in materia di certificazione energetica degli edifici, altrimenti faremo ricorso in sede europea». Legambiente torna a chiedere al governo di recepire in maniera chiara e completa la direttiva Ue sull´etichettatura energetica in edilizia, dopo che è stato eliminato – vedi anche su greenreport - l´obbligo di allegare l´attestato di certificazione al rogito e al contratto d´affitto. L´obbligo di produrre il certificato resta, nel caso dei vecchi appartamenti, a partire dal 1 luglio 2009. Quello che manca è una normativa che ne disciplini modalità e sanzioni a livello nazionale.

«Questo vuoto normativo rischia di rallentare il processo di miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici, che oggi incide per il 40% sui consumi nazionali – dichiara Andrea Poggio, vicedirettore nazionale di Legambiente -. E´ importante che gli italiani capiscano che il certificato è ben lontano dall´essere una nuova tassa sulla casa, ma va incontro all´interesse di acquirenti e inquilini: abitare in una casa efficiente garantisce significativi risparmi di energia».

Secondo Legambiente il rischio oggi è che le Regioni non dispongano dei mezzi necessari per controllare che la certificazione venga fatta, a danno non solo dell´ambiente, ma anche e soprattutto di chi decide di comprare o affittare un appartamento.
«In molte città e Paesi la certificazione energetica ha invertito in pochi anni il trend dei consumi energetici degli edifici – prosegue Andrea Poggio -. E´ eclatante il caso di Bolzano, dove l´etichetta energetica, simile a quella degli elettrodomestici, viene affissa sui portoni degli edifici: in quattro anni i consumi energetici delle nuove case si sono dimezzati».

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