[16/09/2008] Trasporti

Ruote pulite in città: la congestion charge a Londra sta funzionando

LIVORNO. L’ultima relazione del Transport for London – di cui greenreport ha scritto circa un mese fa - segnalava la diminuzione sul totale di automobili che entrano ogni giorno nella “zona rossa” pari a 100mila dal 2003 ad oggi e la sostanziale invarianza dei tempi di percorrenza delle strade della City durante l’ora di punta.

Leggendo il rapporto la gran parte dei media inglesi hanno sentenziato che questi due dati incrociati - diminuzione di 100mila auto dall’anno dell’introduzione del pedaggio e non riduzione degli ingorghi - equivale al flop della tassa sul traffico (congestion charge), valutazione che non condividiamo e così sembra pensarla pure l’Ambasciata britannica che oggi ha dedicato un nuovo evento alla sostenibilità ambientale, in particolare al tema della mobilità sostenibile.

Questi i dati significativi presentati oggi: a Londra nel 2007 ogni giorno oltre il 20% di vetture in meno (70 mila) accedono alla zona di tassazione del traffico della città (Congestion Charge); le emissioni di CO2 sono scese del 16%; nell´anno finanziario 2007/08 sono stati raccolti oltre 137 milioni di sterline, quasi interamente utilizzare per migliorare il trasporto pubblico; l’uso degli autobus cresce del 32% e l´utilizzo della bicicletta aumenta del 43%

La tavola rotonda "Ruote pulite in città" ha visto la partecipazione di rappresentanti delle maggiori realtà urbane italiane (Roma, Milano, Bologna e la regione Campania) e di Londra, e del Rappresentante Speciale del Primo Ministro britannico per il G8 e i cambiamenti climatici e Presidente di GLOBE International On. Elliot Morley.

Punto di partenza per la discussione i dati allarmanti diffusi dalla Commissione europea sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute. In Europa l’inquinamento atmosferico uccide ogni anno 400 mila persone. In Italia, sono 50 mila le persone che muoiono ogni anno per patologie respiratorie originate da particolati ed altri agenti inquinanti, fra cui la CO2 immessa nell’atmosfera.

La città di Londra è in prima linea nella battaglia per il miglioramento della sostenibilità e vivibilità dei suoi cittadini, con l’adozione di strategie di trasporti innovative che diminuiscono l’impatto dei cambiamenti climatici, riducendo l’effetto serra e le emissioni inquinanti causate dai trasporti. La capitale inglese è la più grande città ad aver adottato per prima la tassazione del traffico, ed il successo di questa iniziativa è stato fonte di ispirazione per altre città di tutto il mondo, compresa l’Italia.

Nel 2007 ha sviluppato ulteriormente il successo del suo piano sulla tassazione del traffico del 2003, raddoppiando la zona traffico ed allargandosi verso ovest, aumentando le tariffe per i veicoli ed introducendo nuovi ‘pedaggi’ sulle emissioni, che fungono da incentivo per una più rapida adozione di veicoli e maggiore efficienza energetica.

Prima dell’introduzione della tassa, gli automobilisti londinesi trascorrevano il 50% del loro tempo nel traffico, con un costo per la città di 2–4 milioni di sterline ogni settimana. Il traffico è sceso più del 20% già nel 2007. Circa 70.000 vetture in meno accedono quotidianamente alla zona di tassazione del traffico, con una riduzione delle emissioni globali di biossido di carbonio del 16%.

«Il ciclismo - ha sostenuto Phillip Darnton Presidente di Cycling England - svolge un ruolo chiave in qualsiasi strategia di trasporto sostenibile. Contribuisce a combattere il traffico, aiuta a migliorare le condizioni di salute e diminuisce l’inquinamento locale. Il 23% degli spostamenti in macchina nel Regno Unito copre distanze inferiori alle 2 miglia, facilmente percorribili in bicicletta in una quindicina di minuti. È necessario modificare le modalità di questi spostamenti, per ottenere un impatto su numerosi problemi, come ad esempio quello dell’obesità, dell’inquinamento e del traffico».

I fondi raccolti grazie al "pedaggio" hanno raggiunto le 137 milioni di sterline per l´anno finanziario 2007/08 (tra le 30 e le 40 mila sterline al giorno) e sono state quasi interamente utilizzate per migliorare la rete di trasporto pubblico (112 milioni di sterline per i soli autobus). L’uso degli autobus è cresciuto del 32%, e la scelta dei mezzi pubblici è favorita dalla diminuzione dei tempi di spostamento proprio grazie alla tassa sul traffico. L’uso di biciclette è aumentato del 43%, con il conseguente ulteriore beneficio per l´ambiente.

A tale scopo il Governo britannico ha stanziato 200 milioni di euro in tre anni per diffondere l´uso della bicicletta e la perizia al manubrio presso le nuove generazioni.

Per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici a livello globale, il rappresentante del governo del Regno Unito per il G8 e presidente di Globe International Elliot Morley ha detto: «Spero che l´Italia saprà dimostrare la propria leadership durante la presidenza del G8 e che possa favorire un accordo su questioni che riguardano i cambiamenti climatici e che potrebbero tornare nell´agenda delle Nazioni Unite di Copenhagen del 2009». Morley ha ricordato poi che in Danimarca si lavorerà con l´obiettivo di stabilire dei traguardi condivisi che entrino in vigore entro il 2013.

«Nel 2005 Tony Blair tentò di superare l´empasse e rilanciare i negoziati, e proprio nel 2005 per la prima volta il cambiamento climatico è stato inserito nell´agenda del G8». «Si tratta di un processo chiaramente lento», ha fatto notare Morley, «perchè sono coinvolti 189 paesi, ma il 2009 è l´anno in cui i negoziati dovrebbero chiudersi, e c´è molto da lavorare per sbloccare questo immobilismo. A giugno, a Tokyo, abbiamo raggiunto un accordo storico, che costituisce la base dalla quale partire e sulla quale costruire un accordo internazionale vincolante, che si ponga i medesimi obiettivi. Abbiamo bisogno di un accordo internazionale. Altrimenti, sarà difficile ottenere risultati incisivi agendo solo a livello locale».

Morley ha poi ricordato che il G8 del 2009 sarà il primo con il nuovo presidente degli Stati Uniti, «la cui posizione sarà sicuramente diversa dall´amministrazione attuale, sia che vinca il repubblicano John McCain che il democratico Barack Obama».


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