[16/09/2008] Parchi

Federparchi: I Parchi in prima linea per un futuro migliore del Paese

ROMA. Sarà con il Sesto Congresso che la Federparchi rilancerà l’iniziativa per il pieno riconoscimento del ruolo delle aree protette e per la costruzione di un loro efficace e solido sistema nazionale. E’ quanto, su proposta del presidente Fusilli, ha deciso il Consiglio dell’associazione che, anche per cogliere l’occasione della discussione in corso sui nuovi assetti istituzionali d’ispirazione federalista e la recente proposta del ministro Prestigiacomo di “rivisitazione” dei parchi, ha addirittura stabilito di anticipare l’ordinaria scadenza congressuale di giugno e di procedere immediatamente alla preparazione dell’assise.

Sarà un congresso aperto, come è tradizione, alle forze sociali, alle categorie economiche maggiormente coinvolte nel lavoro delle aree protette – dell’agricoltura, del turismo, dell’artigianato - ad esponenti della scienza, della cultura e delle professioni, delle associazioni ambientaliste consuete interlocutrici dei parchi. E sarà contemporaneamente un congresso rivolto a sviluppare la partecipazione, il protagonismo e l’iniziativa programmatica e propositiva di tutte le componenti di un mondo alle prese da troppi anni con pesanti condizionamenti di carattere finanziario, ordinamentale, organizzativo.

L’assunto alla base della decisione è che i parchi, in questi anni in cui, superando ogni difficoltà, hanno comunque contribuito in modo decisivo alla difesa e alla valorizzazione dell’Italia della natura e della cultura, abbiano maturato una esperienza ed una capacità di proposta in grado di rispondere con forza e precisione anche alle giuste aspettative di sburocratizzazione, maggiore efficienza, autonomia dai tentativi di invasione della cattiva politica a caccia di qualche poltrona.

Il tutto finalizzato al potenziamento ulteriore del già enorme contributo che i parchi in prima linea hanno dato per affrontare i più cruciali e drammatici temi ambientali con il loro lavoro di studio e di ricerca, di gestione attenta di territori unici e dagli equilibri delicati, di formazione e di educazione, di recupero di storie saperi e tradizioni, di promozione di pratiche produttive innovative e sostenibili, di coinvolgimento delle comunità e delle istituzioni locali in un processo di moderna qualificazione ambientale.

Una Commissione per il Congresso, rappresentativa dei diversi soggetti raccolti nella Federazione, lavorerà da subito alla redazione dei documenti, alla formulazione del calendario di incontri regionali e nazionali, all’organizzazione del confronto con tutti coloro che possono dare un contributo sostanziale alla definizione di un progetto destinato a migliorare nel complesso l’apporto dei parchi alla qualità della vita del Paese. Un disegno che verrà messo a disposizione del Governo, del Parlamento e delle Regioni, quale elemento costitutivo di una politica quanto più possibile lungimirante, cioè in grado di affrontare unitariamente il difficile compito di assicurare un futuro ambientalmente sicuro per tutti.

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