[18/09/2008] Comunicati

La Banca mondiale che non ti aspetti: un 2008 a tamponare la crisi liberista nei Pvs

LIVORNO. Gli impegni della Banca mondiale sono aumentati in totale dell´11% durante l´esercizio 2008 (3,9 miliardi di dollari rispetto al 2007) raggiungendo i 38,2 miliardi di dollari in seguito all´approvazione urgente di finanziamenti per aiutare le popolazioni povere a far fronte alla crisi alimentare, ma anche per l´intensificazione del sostegno alle imprese per creare posti di lavoro.

«L´ammontare di 38,2 miliardi di dollari accordato dal Gruppo della Banca mondiale ai Paesi in via di sviluppo - spiega Robert B. Zoellick, presidente della Worlda bank - mentre il mondo si scontra con la dura realtà del rialzo dei prezzi delle derrate alimentari e dei combustibili, contribuisce a creare soluzioni di sviluppo per dare alle popolazioni opportunità e modi di migliorare le loro condizioni di vita»

La Banca mondiale nel 2008 ha messo in piedi un meccanismo di finanziamento rapido di 1,2 miliardo di dollari per arginare le rivolte del pane, i primi 5 milioni di dollari sono andati a Gibuti, 10 milioni ad Haiti, altri 10 alla Liberia, disinnescando probabilmente qualche bomba ad orologeria. Poi la Banca mondiale è dovuta correre dietro all´emergenza scolare innescata dall´impoverimento dei già poveri, ai problemi delle giovani madri e dei loro figli, alla necessità crescente di sementi e concimi per far riprendere l´attività a contadini stremati da siccità o alluvioni. .

La Società finanziaria internazionale (Ifc), la branca della Wb che lavora con il settore privato, ha investito 1,4 miliardi di dollari nella catena di approvvigionamento delle agro-industrie per stimolare la produzione, accrescere la liquidità , migliorare la logistica e la distribuzione e per ampliare l´accesso al credito da parte dei piccoli agricoltori. L´Ifc è diventata la più importante fonte di finanziamento del settore privato del mondo in via di sviluppo e nel 2008 il suo impegno è cresciuto del 34 % per raggiungere i 16,2 miliardi di dollari.

L´Associazione internazionale di sviluppo (Ida), che concede finanziamenti senza interessi o a fondo perduto ai 78 Paesi più poveri del mondo ha elargito 11,2 miliardi di dollari: 8 miliardi di crediti e 3,2 di doni, appoggiando 199 operazioni. Dai donatori sono arrivati 41,7 miliardi di dollari per l´attività dell´Ida previste dal 2009 al 2001. I progetti nei Paesi Ida hanno rappresentato oltre il 40% dei 372 investimenti dell´l´fc nel 2008 e gli ,9 milioni di lavoratori delle società clienti dell´Ifc nel 2007 hanno prodotto beni per i mercati locali per un valore di 54,3 miliardi di dollari, mentre grazie ai fondi Ifc è stata prodotta energia elettrica per circa 147 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo ed acqua potabile per 18 milioni di consumatori.

Per Lars Thunell, direttore generale dell´Ifc, «In un´epoca in cui l´incertezza regna sui mercati mondiali, noi abbiamo intensificato i nostri investimenti e sviluppato i nostri servizi- consulenze nelle economie e nei settori meno sviluppati, e continuiamo a rafforzare le fondamenta di uno sviluppo sostenibile del settore privato nel mondo intero».

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