[18/09/2008] Acqua

La inestinguibile sete della fresca Pechino

LIVORNO. Le olimpiadi non hanno risolto la sete di Pechino, anzi forse l´hanno aumentata. Da oggi 300 milioni di metri cubi d´acqua stanno viaggiando attraverso canali e tubature verso la capitale cinese, provenienti dalla provincia di Hubei. Un viaggio lungo che porterà questa enorme massa d´acqua a Pechino solo tra 10 giorni.

L´acqua proviene da tre bacini artificiali: Huangbizhuang, Gangnan e Wangkuai. Secondo il dipartimento delle risorse idriche dell´Hubei, la deviazione resterà attiva fino al 10 marzo del 2009. Oggi gli operai della diga di Huangbizhuang hanno aperto le saracinesche per far scorrere l´acqua verso Pechino, immettendole in un canale lungo 18 chilometri che va ad alimentare un canale artificiale ancora più grande che raggiunge la capitale della Repubblica popolare cinese dopo 307,5 km.

Un´opera faraonica terminata in aprile proprio in previsione delle olimpiadi e che forma il braccio nord della grande "strada d´acqua" che dovrebbe portare le acque del sud verso l´assetato nord e soprattutto Pechino che dal 1999 patisce 9 anni di siccità consecutivi e che proprio nell´anno olimpico ha visto un calo del 25% delle precipitazioni rispetto al previsto.

Secondo l´osservatorio meteorologico nel 2008 a Pechino sono caduti solo 443,1 millimetri di pioggia, il record negativo degli ultimi 10 anni. A Pechino manca l´acqua ma è più fresco: nel 2008 si sono registrati solo 3 giorni con temperature superiori ai 35 gradi, nel 2007 erano stati 9 e la media dei giorni caldissimi nei dieci anni precedenti era stata di 11,4.

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