[19/09/2008] Parchi

L´Ue alla Romania: poche Zps per proteggere l´avifauna

LIVORNO. La Commissione europea ha avviato una procedura contro la Romania per il mancato rispetto della legislazione in materia di biodiversità. La faccenda riguarda molto da vicino anche l´Italia, dove cacciatori e politici tornano a chiedere deroghe proprio per quanto riguarda le Zone di protezione speciale (Zps), o il loro annullamento e ridimensionamento. Infatti, nonostante qualche progresso, la Romania non ha ancora designato sufficienti zone di protezione per gli uccelli migratori e per le altre specie vulnerabili contenute negli allegati della direttiva uccelli.

Per Stavros Dimas, commissario all´ambiente dell´Ue, «La rete europea di zone protette è una difesa vitale per gli uccelli migratori e le altre specie vulnerabili. E´ sufficiente che un Paese dimentichi i suoi doveri perché ne soffra l´insieme dell´Europa. E´ quindi imperativo che tutti gli Stati membri rispettino i loro obblighi in materia».

La Commissione Ue ha deciso di inviare l´ultimo avvertimento scritto alla Romania, il governo di Bucarest non ha ancora designato un numero sufficiente di zone protette per l´avifauna nonostante che un primo avvertimento fosse già partito da Bruxelles nell´ottobre 2007. La Romania ha attualmente 108 Zone di protezione speciale, ma 21 Important bird areas (Iba), considerate vitali per la conservazione dell´avifauna, sono state "stranamente" dimenticate e restano fuori dalle Zps. Inoltre alcune Zps romene hanno una superficie inferiore alle Iba corrispondenti (cosa che accade anche in Zps italiane, come ad esempio l´Arcipelago Toscano), e secondo la Commissione «questo si traduce attualmente nell´esclusione di più di un milione di ettari identificati come Iba».
Procedimento che si apre in Romania e che si chiude in Finlandia.

Nel 2003 la Finlandia era stata condannata dalla Corte di giustizia europea per non aver designato un numero sufficiente di Zps. Dopo lunghi negoziati, la Commissione «ha stimato che i siti situati in Finlandia continentale sono in numero sufficiente, benché restino ancora da designare altre zone specifiche destinate a proteggere l´edredone di Steller (Polysticta stelleri, nella foto), anatra marina dell´Artico mondialmente minacciata che sverna nell´arcipelago delle Åland».

La Finlandia però non si conformava alla decisione della Corte di giustizie e la Commissione Ue inviava nel marzo 2007 un altro avvertimento scritto al governo di Helsinki. Solo allora la Finlandia si è conformata all´ordine della Corte di giustizia europea ed ha designato una Zps supplementare. «Benché la zone designata non copra l´insieme dell´Iba inizialmente delimitata - dice la Commissione Ue - la parte dell´arcipelago delle Åland che è stata designata (una zona conosciuta sotto il nome di Båtskär) è considerata come la zona più adatta per l´edredone di Steller. L´affare dunque è chiuso».

Secondo la direttiva Uccelli dell´Ue, gli Stati membri sono tenuti a designare come Zps tutti i siti più appropriati per la conservazione degli uccelli selvatici. La designazione delle Zps deve avvenire sulla base di criteri scientifici obiettivi e verificabili. Per capire se gli Stati membri si siano conformati agli obblighi di classificazione delle Zps, la Commissione Ue ricorre ai migliori dati ornitologici disponibili. Se si riscontra un deficit delle informazioni scientifiche necessarie, la Commissione utilizza gli inventari nazionali Iba realizzati dall´associazione Birdlife International (in Italia rappresentata dalla Lipu). L´inventario Iba non è giuridicamente vincolante ma si basa su criteri scientifici ammessi internazionalmente e la Corte di giustizia ha già preso atto del suo valore scientifico in assenza di altri dati equivalenti.

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