[26/04/2006] Comunicati

Quando le verità rivelate inceneriscono ogni dubbio

LIVORNO. Il ciclone Beppe Grillo, un tempo non lontano (appena un anno fa) testimonial volontario della Regione per «Terra futura», si è abbattuto sulla quiete post-pasquale della Toscana con una forza mediatica impressionante e, sinceramente, anche prevedibile. Il fatto che il comico genovese avesse dato la sua disponibilità a partecipare a quella che veniva presentata come una conferenza stampa ma presentata, nell’invito, come una sorta di mini-convegno, con tanto di coordinatore, in qualche modo faceva presagire una partecipazione straordinaria e anche un’attenzione particolare dei media, di tutti i media (compreso il nostro), a quest’evento.

Lungi da noi il desiderio di entrare nel merito del punto principale su cui Grillo è intervenuto e sul quale i Comitati della piana dedicano la loro attività da mesi, confrontandosi e scontrandosi con le istituzioni, ovvero quello della gestione dei rifiuti e della realizzazione di impianti di termovalorizzazione. Alcune questioni, però, colpiscono in modo abbastanza evidente. Su tutte quella che riguarda la comunicazione. E’ chiaro, chiarissimo, che Grillo colpisce con la forza di un uomo di spettacolo che ha una notorietà straordinaria, in grado di riempire i teatri ed i palasport dove tiene i suoi monologhi, dopo un rapporto travagliatissimo con le televisioni. I comitati, insomma, hanno scelto il personaggio giusto per veicolare la loro battaglia, dimostrando sicuramente di saper usare le leve della comunicazione e di affidarsi ad un protagonista che le conosce altrettanto bene, anzi meglio. E’ storia vecchia quella dei differenti livelli nel saper comunicare fra istituzioni, imprese e comitati, soprattutto in tema di ambiente, ma è bene averla sempre presente.

Utilizzare bene, anche alla perfezione, strumenti e tecniche della comunicazione significa dunque avere sempre ragione? Ovvio che la risposta a questa domanda non può che essere negativa. Anzi, è proprio l’affermazione di certezze incrollabili a suscitare le perplessità maggiori. E di verità rivelate, Grillo ne ha espresse parecchie, in questi ultimi due giorni di presenza in Toscana. Nella sua ormai nota iniziativa nel cortile della Regione Toscana, ma anche nelle interviste rilasciate ai quotidiani: dai politici dilettanti pronti ad arrabbiarsi quando sentono smontate le loro argomentazioni al fatto che gli impianti di termovalorizzazione ormai non li fa più nessuno e chi li ha li abbandona, per finire con l’accenno al terminale di rigassificazione che dovrebbe essere realizzato al largo della costa toscana fra Pisa e Livorno, pure quello da mettere all’indice. Anche in questo caso, cerchiamo di entrare meno possibile nel merito limitandoci ad alcune osservazioni: se davvero gli inceneritori sono al tramonto, cos’è che succede in molti paesi d’Europa dove invece impianti di questo genere funzionano a dovere e se ne progettano altri? E com´è che ci sono ambientalisti storici che non ritengono il recupero di energia da rifiuti un´eresia? E poi, perché mai i politici sarebbero dei dilettanti che non conoscono le cose ed altre categorie di persone (verrebbe da dire i comici, ma evitiamo polemiche…) sanno così bene e così certamente, senza il minimo dubbio, quali sono le scelte da compiere su temi tanto importanti per le nostre comunità?

Riflettere con un po’ di serenità, e anche di umiltà, in più, su questi temi, forse, può far bene a tutti noi.

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