[26/04/2006] Rifiuti

Volpi (Verdi): «Chiudiamo l´inceneritore del Picchianti»

LIVORNO. «Costruiamo un impianto di compostaggio e chiudiamo l´inceneritore». E´ la proposta contenuta nell´interpellanza in consiglio comunale presentata dal capogruppo Gabriele Volpi all´indomani della bufera scatenata da Belle Grillo, che stasera sarà al PalaAlgida di Livorno, sulle conseguenze degli inceneritori sulla salute. «Crediamo che l’efficacia e la forza di Aamps passi per la realizzazione di un impianto di compostaggio e della raccolta differenziata porta a porta - afferma Gabriele Volpi - Anche l’azienda ha fatto più volte questa richiesta. Crediamo che si possa dire di sì. A nostro avviso invece l’attuale inceneritore va chiuso. La terza linea sarebbe un assurdità: aggiungerebbe solo problemi e costi a quelli già esistenti e non aiuterebbe la raccolta differenziata».

I Verdi di Livorno quindi non sono favorevoli all’incenerimemento dei rifiuti, «che è una tecnologia che produce tonnellate di ceneri e polveri altamente tossiche e inquinanti. I costi di smaltimento di questi rifiuti speciali sono tutti a carico dei cittadini. Le nanopolveri vanno nell’aria che respiriamo e finiscono nel nostro organismo. Così oltre allo smaltimento delle ceneri pagheremo le cure mediche. A Firenze Stefano Montanari, esperto in nanopatologie, lo ha detto insieme a Grillo: per le nanopolveri non esistono filtri, gli unici filtri siamo noi, nel nostro organismo che, accumulandole, produce infezioni che possono sfociare in tumori».

Per questo i Verdi in Consiglio Comunale hanno presentato un’interpellanza per valutarne la chiusura e per chiedere se vale la pena con l’attuale rapporto costi/benefici continuare a investire sull’impianto del Picchianti.

«Una città di 160.000 abitanti non può permettersi di tollerare un impianto inquinante e ipercostoso come quello del Picchianti. Si deve voltare pagina - continua Volpi - Nessuno ha la bacchetta magica per cambiare da domani, ma la politica ha i mezzi per programmare in tempi brevi una svolta anche a Livorno».

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