[01/10/2008] Energia

Energia, partito l´iter per la revisione della legge regionale 39 del 2005

LIVORNO. E’ partito l’iter che dovrebbe portare nel giro di pochi mesi alla revisione della legge regionale 39 del 2005 in tema di energia. Revisione necessaria per le modifiche che sono state introdotte sia a livello nazionale sul tema energetico sia per le previsioni contenute nel Piano regionale di indirizzo energetico (Pier) approvato i primi giorni di luglio.

La regione Toscana prevede, nel suo statuto, che le leggi e i piani siano preceduti da un documento preliminare presentato alla giunta e al consiglio in cui si dà conto delle intenzioni di voler procedere a modifiche legislative rese necessarie da nuovi indirizzi nazionali o locali. Così da poter accogliere suggerimenti e consigli che saranno successivamente tenuti in conto nella predisposizione dell’articolato specifico. Ed è questa procedura che riguardo alla legge regionale 39/2005 è stata avviata dalla regione. Il documento preliminare, che - ci fanno sapere dagli uffici amministrativi della regione - altro non è che un format predisposto dalla giunta regionale, è già stato presentato in giunta e trasmesso al consiglio regionale, che a sua volta lo ha assegnato a una commissione congiunta - composta dalla III e la VI - che si esprimerà in merito con eventuali indicazioni da tenere in conto nella stesura della legge.

Quindi l’iter, che porterà alla riscrittura della legge regionale sull’energia che avrà come obiettivo quello di rendere pienamente attuativi gli indirizzi contenuti nel Pier, è formalmente avviato e si concluderà- sempre secondo quanto dicono in Regione- in un tempo massimo di cinque mesi. Dopodichè sarà formulato l’articolato e si aprirà la discussione.

Il Pier prevede uno stanziamento di 252 milioni di euro di risorse per il 2008-2010, ribadisce il no al nucleare e scommette su fonti rinnovabili e metano. L’obiettivo è ridurre le emissioni di Co2 e aumentare l’energia da fonti rinnovabili, arrivando al 50% di quella prodotta, entro il 2020.
Ma per renderlo operativo e cogente, serve una nuova legge, che permetta di superare le barriere che al momento renderebbero quel piano difficilmente attuabile.

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