[02/10/2008] Aria

Meno gas serra uguale meno spesa sanitaria

LIVORNO. Secondo uno studio commissionato da Health and Environment Alliance (Hal), Climate action network (Can) e Wwf, combattere i cambiamenti climatici fa bene al clima, alla salute ed all´economia: «se l´Unione Europea deciderà di intraprendere delle serie politiche per il clima, il risparmio che si avrà in termini di spese sanitarie sarà di circa 25 miliardi di euro all´anno».

Il direttore scientifico del Wwf Italia, Gianfranco Bologna, sottolinea che «Finora le discussioni sul cambiamento climatico si sono focalizzate solo sui costi per l´industria e l´economia, mentre i costi per la società sono sempre rimasti sullo sfondo. E´ essenziale capire che le misure che promuovono le fonti di energia pulite e riducono il consumo di combustibili fossili non solo contribuiranno a ridurre i cambiamenti climatici, ma miglioreranno anche la qualità della vita dei cittadini europei. I prossimi due mesi saranno decisivi per le trattative sul clima: l´Europa infatti deciderà la propria risposta ai cambiamenti climatici con il pacchetto clima ed energia in discussione. L´Europa ha dunque la possibilità di guidare il cammino per mantenere l´aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Tutte le Ong lanciano oggi un appello al Parlamento Europeo affinché si dimostri più ambizioso e ponga come target la riduzione delle emissioni di gas serra del 30% entro il 2020. Anche il Governo italiano dovrà dare il buon esempio».

Lo studio smentisce ulteriormente il pessimismo del ministro italiano dell´ambiente e dei suoi colleghi di governo che ipotizzano un crollo economico e sociale ed un aggravio dei conti pubblici in caso di attuazione del "pacchetto energetico 20-20-20". Al contrario, nell´Ue il risparmio per le spese sanitarie sarebbe di 51 miliardi di euro con il raggiungimento dell´obiettivo del 20% fissato per il 2020 e di addirittura più di 76 miliardi se il taglio arrivasse al 30%. Raggiungendo l´obiettivo di riduzione delle emissioni raccomandato dall´Ipcc, l´Europa risparmierebbe 25 miliardi di euro di spese mediche all´anno, il 48%.

«La stima - spiega il Wwf - è calcolata sulla base delle spese derivanti dalle cure mediche, dalla perdita di giorni di lavoro e dai costi sostenuti dagli ospedali. Diminuire le emissioni di gas serra del 30% entro il 2020 vorrebbe dire 8.000 ricoveri in meno (5.800 con il target del 20%) e circa 2 milioni di giornate di lavoro in più».

La stessa Commissione europea stima che l´inquinamento atmosferico provochi ogni anno la morte prematura di 369.000, con un costo che peserebbe sul prodotto interno lordo dell´Ue dal 3 al 9%. Lo studio calcola i benefici per i cittadini con «le riduzioni che si avrebbero di tutti quegli inquinanti che derivano dal taglio delle emissioni di CO2, come il biossido di zolfo (SO2), l´ossido di azoto (Nox) e il particolato (polveri sottili, PM), ai quali si aggiungerebbero i benefici globali per l´ambiente, l´equilibrio climatico, etc».

Intanto il Wwf, attraverso la campagna GenerAzione Clima, appoggia l´opera di pressione sui parlamentari e sui governi europei perché le trattative sul clima avviate raggiungano un risultato positivo. Il 14 e 15 ottobre il Consiglio Europeo riunirà i Capi di Stato e di governo dell´Ue per discutere degli impegni energetici dell´Ue e della posizione da tenere alla conferenza delle parti sul cambiamento climatico che si terrà a dicembre a Poznan, in Polonia. Il pacchetto energia-clima dell´Ue dovrebbe essere definitivamente "chiuso" a Lussemburgo il 20-21 ottobre al Consiglio europeo dei ministri dell´Ambiente.

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