[02/10/2008] Acqua

Due tappe toscane per Operazione fiumi

FIRENZE. Parte oggi dal Piemonte la campagna di Legambiente e dipartimento della Protezione Civile che raggiungerà la Toscana il 12 e il 13 ottobre nelle foreste casentinesi, a Chiusi della Verna (Ar), e che il 14 sarà a Firenze. E´ toscana anche una delle tre località premiate nel 2007 con la bandiera "Fiume sicuro": Santa Croce Sull´Arno, in provincia di Pisa, un riconoscimento che va ai Comuni che più si sono distinti per il buon lavoro svolto.

Protezione Civile e Legambiente terranno per un mese sotto osservazione corsi d´acqua, territorio e rischio idrogeologico. I fiumi interessati sono: Varaita, Bormida, Corsalone, Nera, Tevere, Chienti, Pescara, Tusciano, Neto, Belice e il torrente Seriolo.

La campagna punta a sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più piccoli, per sottolineare l´importanza di una corretta gestione del territorio e dei corsi d´acqua e la necessità di creare una nuova mentalità sulle tematiche di protezione civile. Anche nelle due tappe toscane le scolaresche saranno coinvolte in attività educative di informazione e sensibilizzazione, seguiranno un percorso didattico organizzato con giochi, prenderanno parte ad una vera e propria "caccia al tesoro" per scovare la via di fuga in caso di emergenza. Inoltre, un campo attrezzato per l´informazione ai cittadini sarà allestito in occasione di ogni tappa della campagna.

"Operazione Fiumi 2008" sarà anche l´occasione per dare un concreto contributo alla tutela dei corsi d´acqua: in collaborazione con gli scout dell´Agesci e del Cngei, l´Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, volontari e cittadini si attiveranno per ripulire le sponde dei fiumi e liberare i pilastri dei ponti dai rifiuti ingombranti portati dalle precedenti piene o abbandonati lungo gli argini. La campagna punta i riflettori anche sull´importanza di piani d´emergenza aggiornati ed efficaci, affiancati da una costante informazione alla popolazione: elementi di primaria importanza per salvare vite umane in caso di calamità. Secondo i dati del ministero dell´ambiente, il rischio più elevato per alluvioni e frane interessa quasi il 9,3 % del territorio italiano.

Secondo Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, «L´urbanizzazione caotica, la proliferazione dei centri urbani, i siti produttivi e le infrastrutture viarie hanno causato una forte artificializzazione dei corsi d´acqua e in queste condizioni le opere di messa in sicurezza non bastano a risanare il territorio e a salvaguardare i cittadini. Continuare con questo modello di sfruttamento intensivo e poco programmato del territorio è il modo peggiore per affrontare il rischio di gravi conseguenze per la popolazione. Per questo sono necessarie politiche ad hoc di prevenzione, pianificazione e corretta gestione del territorio». Poi c´è la crescente preoccupazione per il cambiamento del clima che, dice la Muroni, «può aggravare il rischio di esondazione dei corsi d´acqua. È quindi importante, nella gestione dei fiumi, tener conto anche di questi fenomeni ed operare per mitigarne le cause e adattarsi agli effetti anche per prevenire il rischio idrogeologico».

Per il dipartimento della Protezione Civile "Operazione Fiumi 2008" «collega due aspetti rilevanti del problema idrogeologico. Da un lato, infatti, la campagna sottolinea l´importanza di una corretta manutenzione del territorio con adeguati interventi di prevenzione e attività mirate in grado di fronteggiare le difficoltà strutturali ancora troppo spesso elementi di rischio. Dall´altro lato, "Operazione Fiumi" vuole ribadire l´importanza dei piani di emergenza che ogni comune deve predisporre, ma ancor più la necessità che la popolazione conosca il piano e sappia esattamente cosa fare e dove andare in caso di emergenza. L´efficacia dell´intervento di protezione civile è in funzione del livello di informazione della popolazione, della consapevolezza del rischio e della capacità di collaborare con i soccorritori con comportamenti appropriati».

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