[03/10/2008] Parchi

Gli storioni salvati e il boicottaggio

LIVORNO. Russia, Iran, Kazakistan, Azerbaigian, Turkmenistan potrebbero raggiungere un accordo sulla salvaguardia degli storioni del Mar Caspio. La Russia ha già vietato la pesca industriale degli storioni nella parte settentrionale del Caspio che fa parte del suo territorio, ma gli altri Paesi rivieraschi continuano a praticarla ed esiste anche un fiorente e praticamente impunito bracconaggio di questo pesce rinomato per le sue carni e il suo caviale e che ha visto diminuire del 90% la sua popolazione negli ultimi 20 anni.

Nel 2006 la Convention on international trade in endangered species (Cites) aveva addirittura rinunciato a fissare le quote di esportazione dello storione del Caspio perché non riceve sufficienti dati sugli stock ittici, sulle vendite illegali e sulla sostenibilità della pesca dai 5 stati che si affacciano sul Mar Caspio. Una decisione che ha prodotto un bando sull´esportazione internazionale di storione. Il vice-premier russo Viktor Zubkov ha posto la questione della protezione degli storioni sul tavolo della conferenza economica intergovernativa dei Paesi del Mar Caspio che è in corso ad Astrakan, una città che sorge proprio allo sbocco del Volga nel Caspio.

Zubkov ha ricordato che «la necessità di firmare un accordo del genere era già stata posta all´inizio degli anni ´90, però, a causa di una serie di avvenimenti, la firma di quel documento si è trascinata a lungo. Solo un accordo legislativo del genere può costituire una base giuridica per lo sfruttamento industriale dei pesci a scala intergovernativa, come meccanismo principale per mantenere la popolazione di storioni». Il progetto di accordo sarebbe già stato preparato dalle organizzazioni della pesca.

Ma ad Astrakan non si è certamente parlato solo degli storioni in pericolo di estinzione, Zubkov ha detto che la Russia appoggia la creazione di una Organizzazione di cooperazione economica regionale che dovrebbe quindi includere anche l´Iran attualmente sotto embargo economico Onu su richiesta del gruppo dei 6 di cui fa parte anche la Russia.

«La Russia sostiene questa iniziativa - ha detto il braccio destro di Putin - La creazione di questa organizzazione contribuirà a consolidare i Paesi del Caspio e permetterà di conferire una nuova dimensione alla cooperazione economica, sulla base di progetti multilaterali».

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