[03/10/2008] Comunicati

Energethicamente, Luca Mercalli: «Le istituzioni aiutino i cittadini nelle pratiche sostenibili»

LIVORNO. Un calendario di appuntamenti culturali tra convegni, seminari, tavole rotonde, laboratori, animazione e spettacoli è in rassegna a Energethicamente, la mostra-convegno dedicato alle innovazioni, al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili che si apre oggi a Castello Pasquini (Castiglioncello) e si chiude domenica 5 ottobre.
Dallo sviluppo dell’energia, al ruolo dell’energia solare nel contrastare i cambiamenti climatici al superamento delle barriere per la diffusione delle rinnovabili fino alla tavola rotonda “energia solare: dal dire al fare” saranno i temi dei convegni della prima giornata che si chiuderà con l’incontro serale con la cittadinanza di Luca Mercalli.

E proprio a Luca Mercalli (Nella foto) - presidente della società metereologica italiana e conduttore della rubrica di previsioni del tempo della trasmissione su Rai Tre “Che tempo fa” che questo pomeriggio coordinerà la tavola rotonda fra istituzioni regionali, associazioni e privati - abbiamo chiesto che cosa si aspetta da tale appuntamento.

Quale può essere il valore di una manifestazione come quella di Energethicamente?
«E’ un evento che mette davanti agli occhi degli scettici che esistono delle realtà che stanno cambiando il loro approccio verso le questioni climatiche. Manifestazioni come quella di Energethicamente sono la prova che un problema c’è ed è quello dei cambiamenti climatici, ma che c’è anche la volontà di fare qualcosa in alternativa all’immobilismo, all’attesa o alla stessa negazione del problema. Il clima, o meglio i mutamenti del clima, non sono più solo argomento di scienziati, ma sembrano ormai aver assunto un carattere trasversale di interesse comune».

E’ per questo che terrà l’incontro stasera con la cittadinanza?
«Si, è un occasione per parlare a un pubblico diverso da quello degli “addetti ai lavori” come quelli intervenuti in questa mattinata. Un po’ come già sto facendo con la trasmissione “Che tempo fa” (da sabato di nuovo sullo Rai Tre). Voler diffondere abitudini ecoempatiche e l’etica della cura è un bisogno dell’animo ma anche una necessità politica, planetaria quanto locale. Occorre infatti il consenso della maggioranza per cambiare le cose».

Dunque che ruolo devono avere le istituzioni per arrivare a un simile risultato?
«Innanzi tutto quello di agevolare i cittadini: devono informare ma devono anche e sopratutto aiutare il cittadino all’azione. Ad esempio nell’installazione del pannello fotovoltaico. Non devono ostacolarlo con le mille complicanze burocratiche. Dovrebbero dunque, alleggerire l’iter per l’installazione, per le agevolazioni e dovrebbero mettere in atto un quadro normativo efficace. Ma non solo, le istituzioni devono anche dare la possibilità di formare i tecnici, addetti all’impiantistica perché un altro problema è la scarsa “professionalità” degli stessi installatori. Nel mio paese in provincia di Torino nella Val di Susa, il comune ha fatto molto: ha informato i cittadini con una serie di incontri diretti, ha informato e formato pure gli installatori e ha quindi agevolato e aiutato i cittadini nelle pratiche sostenibili. Risultato: la mia casa ad esempio è tappezzata di pannelli fotovoltaici. E’ necessario dunque creare una rete fra le varie realtà per agevolare il cambiamento di approccio».

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