[03/10/2008] Energia

Giscard d´Estaing, il presidente nucleare a capo del movimento anti-eolico francese

LIVORNO. Domani in Francia si terrà una manifestazione contro l´energia eolica che ha due padrini importanti quanto imbarazzanti: Giscard d´Estaing (nella foto), presidente della repubblica dal 1974 al 981 e Boiteux, amministratore delegato di Électricité de France (Edf) per vent´anni, dal 1967 al 1987, cioè due dei protagonisti dello sviluppo massiccio del nucleare in Francia.

Ora i due scendono in piazza contro il "péril éolien" e gli antinuclearisti francesi della rete Réseau "Sortir du nucléaire" accusano «gli organizzatori della manifestazione anti-eolica sono in realtà gente che agisce in favore del nucleare». Gli antinuclearisti francesi accusano gli organizzatori della manifestazione di far proprie le osservazioni per impedire la realizzazione di impianti eolici fatte da Edf, Areva o Total - «ben conosciute per i loro interessi nelle energie inquinanti, nucleare e petrolio» - e dicono che la maggior parte degli argomenti sostenuti dagli anti-eolico sarebbero assurdi.

Secondo i promotori della manifestazione di sabato, l´eolico sarebbe inutile perché non permetterebbe di ridurre significativamente le emissioni di CO2 in Francia, mentre il nucleare emette poca CO2 ed è pulito. Evidentemente non si sono accorti della serie di incidenti nucleari e delle fughe radioattive che hanno scandito l´estate francese, uno dei quali non è stato ancora risolto a Tricastin.

Per Giscard d´Estaing ed i suoi amici l´élettricità prodotta con il vento sarebbe cara, ma "Sortir du nucléaire" ricorda che sarebbe molto più a buon mercato di qualunque fonte energetica se ricevesse gli ingentissimi aiuti pubblici di cui beneficia il nucleare da 50 anni.

Anche in Francia l´eolico è accusato di sfigurare il paesaggio, ma si dimentica che la centralizzazione estrema della produzione di energia nucleare ha seminato la Francia di 200 mila piloni elettrici THT che nessun amante del paesaggio sembra aver visto, né mentre venivano installati né dopo, così come nessuno si accorge delle decine di migliaia di nuovi grandi piloni per sostenere le linee elettriche che sono in corso o delle gigantesche torri di raffreddamento delle centrali nucleari visibili da decine di chilometri di distanza.

"Sortir du nucléaire" manda a dire agli anti-eolico che è assurdo contentarsi di impedire l´installazione delle pale eoliche senza cambiare niente nell´attuale sistema energetico. Chi si oppone alle energie rinnovabili in Francia almeno lo dice chiaramente: non pensa sia possibile uscire dal nucleare e lottare contro il cambiamento climatico. Un atteggiamento che gli ambientalisti francesi ritengono assurdo proprio mentre il mondo è colpito da una profonda crisi finanziaria, mentre aumentano i prezzi delle risorse naturali e diminuiscono le loro riserve, «E´ evidente che le energie rinnovabili, che ci vengono graziosamente fornite dalla natura, sono le sole che hanno un avvenire».

Ma forse ai vecchi e satolli Giscard d´Estaing e Boiteux il futuro interessa poco, vogliono difendere le loro scelte energetiche passate e il sempre più problematico presente nucleare della Francia.

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