[07/10/2008] Consumo

Ted Turner presenta i criteri del turismo sostenibile

BARCELLONA. Al World conservation congress in corso a Barcellona, il miliardario Ted Turner (nella foto), presidente e fondatore della United nations foundation (Unf), si è unito a Rainforest Alliance, al Programma per l´ambiente dell´Onu (Unep) ed all´Organizzazione mondiale per il turismo (Unwto) per annunciare nuovi criteri mondiali del turismo sostenibile. Nuovi criteri che si fondano sulle migliaia di buone pratiche, selezionate tra le norme attualmente applicate nei vari Paesi del mondo, ed elaborate per offrire un quadro comune che permetta di indirizzare l´emergente turismo sostenibile ed ecologico. E aiutando così imprese, consumatori, Ong e scuole ad assicurare che il turismo favorisca le comunità locali e l´ambiente, invece di danneggiarlo.

Secondo Turner «La sostenibilità è come un vecchio adagio del business:´"ou don´t encroach on the principal, you live off the interest´" (non usare i soldi che devi restituire per un debito, usufruisci degli interessi, ndr). Ahimè, fino ad ora, il settore del turismo ed i turisti non hanno un quadro comune che permetta loro di sapere se rispettano questa massima. Ma i Global sustainable tourism criteria (Gstc) cambieranno tutto questo. Si tratta si un´iniziativa che impegna tutto il mondo: buona per l´ambiente e buona per il settore mondiale del turismo».

I criteri sono stati elaborati dalla Partnership for global sustainable tourism criteria (Gstc Partnership), una nuova colazione di 27 organizzazioni del turismo che collaborano per promuovere una migliore comprensione delle pratiche del turismo sostenibile e l´adozione di principi universali del turismo sostenibile. Oltre a Rainforest Alliance, Unep, Unwto e Unf partecipano al partenariato: American Hotel & Lodging Association , American Society of Travel Agents, Caribbean Alliance for Sustainable Tourism, Choice Hotels, Conde Nast Traveler, Conservation International, Ecotrans, Expedia, Inc, Federation of Tour Operators, HM Design, Hyatt Hotels and Resorts, Instituto do Hospitalidade, International Hotel & Restaurant Association, International Council on Monuments and Sites, Iucn, Kenyan Ecotourism Society, Secretariat of the Convention on Biological Diversity, Solimar International, Sustainable Travel International, The International Ecotourism Society , Tourism Concern, Travelocity/Sabre e Visit che raccoglie gli ecolabel dell´eco-turismo europeo e di cui fa parte anche Legambiente Turismo.

Negli ultimi 15 mesi la Gstc ha, insieme ad esperti del turismo, esaminato oltre 60 criteri di certificazione esistenti ed i criteri degli ecolabel volontari esistenti nel mondo. In tutto sono stati analizzati 4.500 criteri e sono state ascoltate le osservazioni ed i consigli di 80 mila persone, soprattutto ambientalisti, leader del settore, autorità di governo ed organismi dell´Onu. Si sono così selezionati criteri che rappresentano la norma minima alla quale dovrebbero attenersi le imprese turistiche che aspirano a proteggere e sostenere le risorse naturali e culturali del pianeta, assicurando che il turismo possa diventare uno strumento di riduzione della povertà.

Per il direttore marketing di Travelocity/Sabre, Jeff Glueck, «I consumatori meritano che vengano proposte loro norme generalmente accettate per poter fare la distinzione tra le certificazioni veramente ecologiche e quelle che non lo sono. Questi criteri permetteranno una certificazione autentica delle pratiche sostenibili degli hotel e delle stazioni turistiche, ma anche delle imprese turistiche. Essi permettono ai turisti di essere fiduciosi di poter fare delle scelte per sostenere davvero le iniziative ecologiche e rispettare l´ambiente. Aiuteranno anche le imprese di avanguardia che meritano di essere riconosciute perché hanno preso la guida e pensano all´avvenire».

I criteri si concentrano su quattro settori che giocano un ruolo cruciale nel turismo sostenibile: ottimizzare i vantaggi socio-economici del turismo per le comunità locali; ridurre gli impatti negativi sul patrimonio culturale; ridurre il pregiudizio che subiscono gli ambienti locali; pianificare la sostenibilità. La Gstc Partnership fornirà anche documenti educativi e strumenti tecnici per aiutare hotel e i tour-operator a mettere in atto questi criteri.

Secondo il segretario dell´Unwto Frangialli, «Il turismo è uno dei settori che mette insieme la più forte crescita ed un forte contributo allo sviluppo sostenibile ed alla riduzione della povertà. Più di 900 milioni di turisti internazionali hanno viaggiato l´anno passato e l´Unwto prevede 1,6 miliardi di turisti entro il 2020.Per minimizzare le ripercussioni negative di questa crescita, la sostenibilità dovrà passare dalle parole alla realtà ed imporsi come un imperativo per tutte le parti interessate al turismo. L´iniziativa Gstc costituirà, senza alcun dubbio, il maggior punto di riferimento per l´insieme del settore turistico e una tappa importante dell´integrazione della sostenibilità nello sviluppo turistico».

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