[07/10/2008] Consumo

Auto, crisi di vendite e richieste di aiuto fuori tempo massimo

LIVORNO. Secondo i dati diffusi oggi da Anfia e Unrae in settembre sono stati venduti 18.477 veicoli commerciali con un calo del 17,12% rispetto allo stesso mese del 2007, una situazione che rispecchia quindi la crisi complessiva che sta attraversando l’industria automobilistica, non solo in Italia. Proprio di queste ore è infatti la notizia che l’Europa ha bocciato la richiesta da parte delle case automobilistiche di sovvenzionare il settore con 40 miliardi di euro per rispondere alla crisi in atto. Un tentativo da parte delle case automobilistiche di sfruttare la scia di quanto accaduto negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Bush ha confermato i 50 miliardi di dollari promessi per permettere a Chrysler, Ford e General motors di riconvertire i propri stabilimenti per produrre auto a minori consumi ed emissioni. Un esempio lampante, lo abbiamo detto più volte, di come il pubblico sia stato costretto a mettere una pezza successivamente al danno, invece di intervenire per tempo orientando consumatori e mercato automobilistico verso scelte più sostenibili.

Tornando alla situazione nostrana, la difficoltà in cui versa il mercato dei veicoli commerciali è messa chiaramente in luce dall’inchiesta congiunturale trimestrale condotta a settembre dal Centro Studi Promotor su un ampio campione di concessionari. A fine settembre la raccolta viene giudicata bassa dal 69% dei concessionari, mentre nel settembre 2007 soltanto il 33% dei concessionari denunciava bassi livelli di acquisizioni e il 67% segnalava invece domanda su livelli alti o normali. La debolezza della domanda influisce anche sulle giacenze di veicoli commerciali. Il 58% degli operatori valuta l’immobilizzo normale, ma il restante 42% è costituito per 34 punti da concessionari che segnalano alti livelli di immobilizzo e per 8 punti da concessionari che indicano un basso volume di giacenze.

Venendo, infine, alle previsioni per l’ultima parte dell’anno, a fronte di un 50% di concessionari che ipotizza domanda stabile, vi è un 18% che si attende una ripresa e un 32% che invece ipotizza un ulteriore rallentamento. Sulla base di questi elementi, il centro studi Promoter ritiene che il consuntivo delle vendite dell’intero anno si chiuderà in rosso rispetto al 2007.

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