[08/10/2008] Parchi

I marchi commerciali ´animali´ non saranno più gratis?

BARCELLONA. Le imprese che hanno costruito la loro immagine e le loro fortune dietro lo sfruttamento dell´immagine di specie minacciate di estinzione dovrebbero investire di più nella conservazione dei loro habitat naturali.

E´ quanto emerge dalla nuova campagna lanciata al World conservation congress di Barcellona da Iucn, Global environment facility (Gef) e Banca mondiale in collaborazione con l´associazione ambientalista belga "Noè Institut".

L´iniziativa comprenderà la campagna "Save your logo" che intende attirare l´attenzione dell´imprenditoria privata sulla necessità di realizzare un ampio sostegno pubblico per difendere la biodiversità del pianeta.

«Save your logo guarda al settore privato e a un impegno "multi-stakeholder" per espandere fortemente i finanziamenti per le specie minacciate - si legge in un comunicato dell´Iucn - Pur focalizzandosi in particolare sulle specie minacciate, questa iniziativa ha anche come target quegli animali usati come branding e nei loghi delle multinazionali. Il fondo verrà investito nella sostenibilità a lungo termine dei loro habitat naturali».

Il direttore generale dell´Iucn, Julia Marton-Lefèvre, spiega: «Sappiamo dalla Red list delle specie minacciate dell´Iucn che il mondo è davanti ad una crisi di estinzione. Ci auguriamo che con questa iniziativa le organizzazioni che le utilizzano spesso nei loro marchi contribuiranno a salvare queste meravigliose specie».

Insomma, l´idea è semplice e somiglia un po´ a quella messa in piedi dalla Toscana per lo sfruttamento commerciale delle immagini dei suoi paesaggi: chi vuole usare un´immagine di animale protetto per darsi un´immagine "verde" e gradevole, deve versare un obolo, almeno il greenwashing servirà anche a difendere la fauna.

Secondo il presidente del Gef, Monique Barbut, «Molte corporation hanno approfittato a caro prezzo di centinaia di animali e piante sui quali hanno costruito i loro marchi. Tenuto conto della crisi di biodiversità che sta vivendo il pianeta, è arrivato probabilmente il tempo perché restituiscano qualcosa per fare in modo che i loro loghi non scompaiano per sempre».

Centinaia di aziende e marchi di tutto il mondo hanno costruito la loro immagine e quella dei loro prodotti sulla natura e la vita selvatica, in particolare gli animali: mammiferi, uccelli, rettili, pesci e persino insetti. Questa nuova partnership chiama le corporations ad impegnarsi in uno sforzo globale per contribuire a difendere le specie protette in cattive condizioni e che vedono all´orizzonte un´estinzione tanto rapida quanto prevedibile.

Il Gef investirà in "Save your logo" 5 milioni di dollari e si aspetta che questo inneschi un co-finanziamento da parte delle grandi imprese private per avviare la fase pilota.

Il costo dei piani di azione per salvare piane ed animali varia secondo la storia naturale della specie, il contesto locale e la natura delle minacce, ma le stime dell´Iucn parlano di un costo medio di circa 2 milioni e mezzo di dollari per specie.

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