[09/10/2008] Comunicati

Strauss-Kahn: «Siamo sull´orlo di una recessione globale» (non solo economica)

LIVORNO. «La situazione è seria, siamo sull´orlo di una recessione globale. Molti paesi avanzati sono fermi a crescita zero». Lo ha afferma oggi il direttore generale del Fmi Domenique Strauss-Kahn (nella foto), sottolineando come siano quattro le condizioni per uscire dalla crisi a partire dalla cooperazione.

«Bisogna agire rapidamente e in modo coordinato, specialmente in Europa» ha aggiunto e per farlo le quattro condizioni sono: «restituire fiducia ai mercati; azioni con obiettivi chiari da parte degli Stati, che devono adottare piani organici; risolvere il problema degli asset in difficoltà; e soprattutto ricapitalizazione delle istituzioni finanziarie. Se non si ricapitalizza non è possibile uscire dalla crisi».

Tecnicismi e alchimie certamente importanti e difficilmente contestabili, ma sempre tecnicismi e alchimie che anche il direttore della Fmi continua a proporre come unica strategia per uscire dalla crisi senza che poi nulla cambi. O meglio, nell’ottica di far tornare poi tutto com’era prima della crisi stessa, magari cambiando solo qualche regoluccia e rendendo più autorevoli coloro che dovrebbero vigilare. Nel frattempo parole tutt’altro che incoraggianti arrivano anche dalla Bce che sostiene oggi che con il recente aumento delle turbolenze nei mercati finanziari l´incertezza ha raggiunto un livello «straordinariamente elevato», che «rende difficile una valutazione delle prospettive economiche di breve-medio termine». La Bce lo scrive nel bollettino mensile, evidenziando che il calo dei prezzi del petrolio e la crescita delle economie emergenti «potrebbero sostenere una graduale ripresa nel corso del 2009». Ricorda l’Ansa inoltre che un mese fa la Bce, pur rilevando rischi al ribasso per la crescita, diceva di attendersi che alla fase attuale di debolezza «´faccia seguito una graduale ripresa».

Dunque, mentre la crisi sta avanzando molto più velocemente di quanto anche i più pessimisti pensavano, al momento solo il presidente della Banca mondiale, Robert B. Zoellick, pare aver messo a tema l’incrocio tra crisi e risorse del pianeta, con la prima che oltre a tutto il resto pone un enorme problema di sostenibilità ambientale.

Un problema che sta sopra, e non sotto, sia l’economia di carta sia l’economia reale, ma che invece viene messo in disparte come se fosse altro. Una situazione quindi, davvero seria: parafrasando Strauss-Kann se si continua così andremo ben oltre l’orlo di una ‘recessione globale’ e assai più vicino a quella delle ´risorse del pianeta´. Il tempo c´è per evitarlo, ma se neppure ci si pone il problema...

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