[13/10/2008] Comunicati

Il piano anticrisi dell´Ue fa volare le borse

LIVORNO. Sette punti percentuali è la media del rialzo del guadagno delle borse del Vecchio Continente che quindi stanno reagendo positivamente al piano anticrisi adottato dall´Unione Europea. L´indice paneuropeo Dj Stoxx segna un balzo del 7%, in scia ai balzi di Piazza Affari (+7,25%), Parigi (+7,34%) e Madrid (+7,13%). Bene anche Londra (+6,48%) e Francoforte (+6,5%).

«L´obiettivo europeo di riportare fiducia sui mercati è stato raggiunto: il piano anticrisi dà un minimo di garanzie, assistiamo adesso a un buon rimbalzo - ha commentato all’Ansa un operatore - . L´andamento è migliore rispetto a quello registrato nella notte dai mercati asiatici, che hanno guadagnato mediamente 4 punti percentuali, in una giornata caratterizzata dall´assenza degli scambi a Tokyo, chiusa per festività. In forte recupero nel Vecchio Continente proprio i titoli bancari, maggiormente tartassati dalla crisi scatenata ormai più di un anno fa dalla tempesta dei mutui "subprime" statunitensi».

Piazza Affari estende i guadagni oltre i 7 punti percentuali grazie al piano anticrisi europeo che ha centrato l´obiettivo di ridare fiducia agli investitori. In evidenza i titoli come Banco Popolare (+11%), Impregilo (+9,6% e Seat Pagine Gialle (+9,2%). In recupero anche UniCredit (+5,6%), che la scorsa settimana é stata al centro delle vendite, al fianco di Intesa SanPaolo che dopo una serie di sospensioni al rialzo avanza ora dell´11 per cento. Bene poi le altri società a maggiore capitalizzazione come Telecom (+7,8%), Fiat (+10%) e il tandem Eni (+5,8%), Enel (+8,49%). Resta sospesa al rialzo Fastweb.

Tra i primi a commentare l’andamento odierno della borsa il ministro degli Esteri Frattini che sostiene come con le misure adottate ieri dal Vertice Eurogruppo «l´Europa ha tracciato la strada» e tutti i Paesi europei dovrebbero ora seguirla. Positivo il giudizio di Frattini sul pacchetto di misure, «una serie di proposte serie e ambiziose che hanno già dato i primi effetti. L´Italia comunque -ha sottolineato- è in una posizione migliore».

Dagli Usa arriva il commento del miliardario George Soros che promuove il piano anticrisi Ue, e sostiene che la situazione attuale è la peggiore mai vista da lui. «I passi intrapresi in Europa sono molto positivi - commenta - Funzioneranno ma ci vorrà tempo a causa delle differenze che ci sono fra paesi e paesi».

Insomma, alla crisi finanziaria è stata messa una pezza dall’Ue che per ora sembra funzionare e nessuno spera che accada il contrario. Il punto tuttavia non è se supereremo o no la crisi che si sta abbattendo drammaticamente anche sull’economia reale e i cui sviluppi vedremo nelle prossime settimane, ma che cosa costruiamo sulle macerie post tempesta. Ovvero se sarà tema almeno un aggiustamento verso la sostenibilità ambientale e sociale del modello economico (perché cambiarlo pare sia fuori discussione) oppure se si continuerà a ritenerlo valido, nonostante abbia dimostrato di non esserlo anche dal punto di vista meramente economico. Se per esempio l’aver accettato che lo Stato intervenga e pesantemente sulle regole del mercato, non sia l’occasione perché questo imponga un riorientamento verso la sostenibilità del mercato onde evitare, con un’immagine che è già quasi banale, che ci seghiamo il ramo sul quale stiamo seduti.

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