[15/10/2008] Urbanistica

Servizio sismico regionale, verso l´accorpamento?

FIRENZE. Si taglia o si razionalizza? Questione di punti di vista. Ma intanto il servizio sismico regionale, che secondo gli addetti ai lavori funzionava bene, pare che venga soppresso. Chiarimenti sono stati chiesti all’assessore regionale alla difesa del suolo Marco Betti, da Giuseppe Del Carlo (Udc), e da Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione comunista.

L’assessore ha spiegato che ciascun Genio civile, quale titolare della materia sismica, è stato ricompreso nel “Coordinamento regionale di prevenzione” all’interno del Genio Civile di Area vasta Firenze-Prato-Pistoia-Arezzo, che secondo l’assessore porterebbe il sistema ad un «assetto più convincente e stabile con strutture che operano nei territori di competenza. Gli Uffici del Genio civile offrono un grosso punto di riferimento agli enti locali e sono di supporto tecnico di consulenza su vari progetti presentati».

Per niente soddisfatta dalle parole dell’assessore l’esponente di Rifondazione «Le mie preoccupazioni rimangono confermate. Permangono dubbi di fondo per la riorganizzazione di un servizio di eccellenza che godeva di riconoscimenti anche di livello nazionale, e che funzionava». Sgherri ha criticato in particolare la scelta di affidare il coordinamento all’Area Vasta: «Il problema è quello di poter dare indirizzi, avere aggiornamenti, contare sul coordinamento con organi di governo e ministeri: la Regione in questo modo non può avere garanzia, per esempio, sul mantenimento del principio dell’adeguatezza dei progetti rispetto al rischio».

Del Carlo ha ricordato come proprio gli enti locali di territori esposti al rischio sismico non siano d’accordo sul provvedimento adottato «smantellano un servizio che fino ad ora aveva dato risultati eccellenti. Se ci fosse stato bisogno, anche a seguito di nuove disposizioni di carattere nazionale, di modificare alcuni aspetti – ha concluso il consigliere Udc – bastava potenziare i servizi sul territorio».

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