[20/10/2008] Comunicati
LIVORNO. Oggi Vladimir Putin, nel corso di una riunione del Consiglio per gli investimenti esteri del suo governo, ha detto che «i Paesi del "Bric" (Brasile, Russia, India e Cina) sono la locomotiva della crescita mondiale». E Putin non ha tutti i torti: secondo il Fondo monetario internazionale questi 4 Paesi emergenti, nel bel mezzo della recessione mondiale, continueranno a crescere nel 2009: la Cina del 9,3% l´India del 6,9% la Russia del 5,5 e il Brasile del 3,5%.
Così, mentre l´Italia raffazzona un nuovo Patto di Varsavia con gli ex satelliti russi sui temi climatici e dell´economia, legandoli maldestramente ad una competitività che non ha basi e interessi comuni, Mosca guarda ad est ed all´America latina, ai nuovi mercati che della vecchia Europa se ne occupano ormai come cliente o per acquistare tecnologie di punta per rendere meno inquinante la loro crescita infinita.
L´attenzione per questa nuova alleanza che candida a sostituire l´egemonia americana con una miscela di affarismo, aggressività e rivincita, la Russia l’ha dimostrata ancora oggi per bocca del ministro degli esteri Sergei Lavrov, che si è pronunciato per l´allargamento del Consiglio di sicurezza dell´Onu all´India.
Il governo di New Delhi ha subito ringraziato nel migliore dei modi: ha dato il via libera ad un contratto di acquisto di 25 aerei di linea Iliuchin-114-100, a quanto pare per la bella cifra di 700 milioni di dollari, un affare che l´aeronautica russa non faceva dai tempi dell´Urss. Forse la competitività più che da Varsavia passa davvero dal Bric.