[22/10/2008] Parchi

Aumenta il bracconaggio: sempre più i rapaci e avifauna protetta uccisi

LIVORNO. La Lega italiana protezione uccelli lancia l´allarme bracconaggio: nell´ultimo weekend di caccia nei suoi centri di recupero sta arrivando un numero inusitato di volatili protetti feriti e di segnalazioni di animali abbattuti, le regioni più colpiti dalla recrudescenza del vandalismo venatorio sono Lombardia, Lazio, Molise e Campania.

«Tra Pavia e Novara la Lipu ha raccolto sul terreno un airone cenerino, una poiana, un barbagianni e un fringuello, tutti abbattuti dai pallini sparati da ignoti - si legge in un comunicato dell´associazione - Portati al Centro recupero fauna selvatica Lipu "La Fagiana", a Pontevecchio di Magenta (Mi), gli esemplari sono stati ricoverati e sottoposti ad accertamenti da parte del personale della struttura: il barbagianni, a causa delle gravi ferite, è deceduto, l´airone e la poiana sono in attesa di un´operazione, mentre il fringuello è stato dichiarato recuperabile».

Non è andata meglio nel Lazio: a Roma sono stati abbattuti a fucilate due rapaci, centro recupero del Bioparco sono stati ricoverati due esemplari di sparviere feriti, uno dei quali è morto, due di gufi comuni (uno è deceduto), e una poiana. La Lipu sottolinea che «Dai primi di settembre il centro di Roma ha già soccorso 17 esemplari, in gran parte rapaci, raccolti tra le province di Roma, Latina e Frosinone, con quattro rapaci e un Tarabusino uccisi in conseguenza di ferite da arma da fuoco. Infine il centro recupero di Casacalenda (Campobasso): due esemplari di Falco pecchiaiolo colpiti a Benevento, di cui uno deceduto e uno che si trova in voliera di riabilitazione, costretto a saltare la migrazione autunnale, poi un Gheppio (deceduto), uno Sparviere, che si trova in riabilitazione, e un esemplare di Upupa poi deceduta».

E´ molto preoccupato il vicepresidente Lipu, Fulvio Mamone Capria: «Si tratta di gravissimi episodi che confermano e rilanciano l´allarme bracconaggio su tutto il territorio nazionale. Lanciamo un forte appello alle forze dell´ordine, affinché si intensifichino i controlli, e al Parlamento, affinché non si depenalizzino, come invece previsto da alcuni progetti di legge, ma anzi si rafforzino le sanzioni contro i reati di caccia illegale e bracconaggio contenuti nella legge 157/92. Ma una richiesta va fatta anche al governo, perché preveda al più presto un serio adeguamento di risorse e strumenti per combattere un fenomeno, quello del bracconaggio, esecrabile e tutt´altro che in calo».

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