[22/10/2008] Urbanistica

Paradossi siciliani tra desertificazione e campi da golf

LIVORNO. Quando si parla di paradossi, uno degli ultimi fatti siciliani va tenuto certamente ad esempio.
La storica carenza di risorsa idrica in Sicilia è nota, tanto che l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello, ha dichiarato che è prevista per la prossima settimana la prima riunione con il ministro dell´Ambiente «per mettere sul tavolo le nostre proposte finalizzate a ottenere più fondi possibili» per mitigare il fenomeno della desertificazione in Sicilia.

E lo ha detto in un contesto consono, perché era un suo intervento alla presentazione della Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia, una pubblicazione voluta dalla Regione per sensibilizzare la società sui problemi geologici e i rischi ambientali.

Nella pubblicazione viene infatti sottolineata l´importanza dell´educazione e della divulgazione, dopo lo studio e la ricerca, per accrescere la consapevolezza che il pianeta è la risorsa fondamentale per la nostra vita quotidiana. Questo documento, la Carta appunto, è stata realizzata in collaborazione tra l´assessorato regionale Territorio e Ambiente ed il dipartimento di Geologia e Geodesia dell´Università di Palermo, e vuole essere una base di conoscenza indispensabile per elaborare le strategie di contrasto.

Individuate le cause della siccità, tra cui vengono annoverati i fattori aggravanti dovuti ad interventi antropici, si cerca di elaborare le necessarie strategie per contrastarle. E la Regione pare non essere nuova a porsi il problema di indagare le cause di questo fenomeno, dotandosi già a partire dalla fine degli anni 70 e poi successivamente negli anni 90 di strumenti di conoscenza per elaborare gli adeguati interventi a contrasto.

Ma evidentemente le conoscenze non sono ancora sufficienti a passare dallo studio all’azione conseguente. Non si spiegherebbe altrimenti come lo stesso giorno in cui è stata presentata la Carta della vulnerabilità alla desertificazione della Sicilia, sia stata contemporaneamente approvata in via definitiva, da parte dell´Assemblea regionale, la legge per la realizzazione dei campi da golf, che permetterà la realizzazione sull’isola di nuovi green anche in riva al mare.

La nuova legge, varata con 47 voti a favore e 29 contrari, prevede infatti che in Sicilia i campi da golf possano essere realizzati anche derogando al divieto di edificare entro 150 metri dalla battigia. Via libera dunque a manti erbosi, laghetti artificiali, ostacoli naturali e buche, previa naturalmente la necessaria autorizzazione da parte dei comuni.

Il provvedimento oltre a far tirare un sospiro di sollievo agli amanti di questo sport che si erano visti privati della possibilità di praticarlo sull’isola, ma soprattutto a chi ha interessi nella costruzione del resort di Rocco Forte a Sciacca, un mega-investimento da 125 milioni di euro che ha avuto il sostegno della Regione e di Sviluppo Italia e che grazie a questa legge verrà sbloccato. La struttura prevista a Sciacca prevede un green su 230 ettari con alcune delle buche in riva al mare. Motivo questo che aveva fatto scattare la violazione delle norme ambientali e dunque il fermo dei lavori.

E´ stato così necessaria la presentazione di un ddl per riformare le autorizzazioni e adesso tutto potrà procedere. Il progetto di Sciacca prevede oltre al campo da golf anche suite per 200 posti letto, un centro congressi, un centro benessere, 2 ristoranti e sono in costruzione anche 30 villette singole.
Interventi, che evidentemente non vengono indicati nella carta della vulnerabilità alla desertificazione, come fortemente impattanti per una risorsa idrica già precaria.

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