[22/10/2008] Urbanistica

Annessi agricoli da demolire, la Toscana cambia la legge

FIRENZE. A marzo la Confederazione agricoltori italiani (Cia) Toscana aveva presentato alle regione un dettagliato dossier di 50 casi eclatanti per chiedere la modifica della norma della legge urbanistica toscana 1/2005 che imponeva agli imprenditori agricoli l´obbligo di rimozione degli annessi agricoli non più funzionali all´attività. Il dossier faseva rilevare l´incongruità del risultato: «i pesanti oneri che ne derivano, dal pagamento annuale di fideiussioni bancarie per migliaia di euro fino al sostegno dei costi di rimozione degli annessi».

A più di sette mesi di distanza, la Cia annuncia soddisfatta che grazie «alla concertazione ed al confronto critico, continuo e costruttivo con la regione, l´agricoltura toscana può davvero voltare pagina. Sono arrivate alcune delle risposte, su tutte quella sulla "legge urbanistica", che la Cia Toscana aveva chiesto alla regione per risollevare le sorti dell´agricoltura regionale».

E´ quanto è scaturito dall´incontro tra le organizzazioni agricole e il presidente della Toscana e assessore all´Agricoltura Claudio Martini. Per il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci, «Il risultato è un successo per tutta l´agricoltura, per il momento soddisfacente ed è il frutto del lavoro di confronto critico, continuo e propositivo portato avanti, innanzitutto, dalla Cia con la regione Toscana. Il presidente Martini ha mantenuto la promessa fatta in occasione dell´assemblea Cia del 7 luglio scorso, che parlando delle norme urbanistiche che obbligano le aziende agricole a demolire gli annessi rurali in disuso, definì la norma come "una ferita culturale e politica, un vero macigno ai danni degli agricoltori". E´ positivo che la revisione della norma sia stata approvata all´unanimità in Commissione consiliare adesso ci aspettiamo una approvazione rapida da parte del Consiglio regionale ed il varo in tempi celeri delle modifiche anche al relativo regolamento di attuazione, così come auspichiamo che gli Enti locali recepiscano da subito i nuovi orientamenti regionali. Su questo e su altri aspetti la Cia e la regione Toscana hanno un confronto già avviato da tempo per questo partecipiamo con continuità ai tavoli di concertazione regionali e territoriali con spirito critico, costruttivo e propositivo, con la determinazione di chi ha a cuore la soluzione dei problemi. Intanto hanno già preso avvio nel territorio da alcune settimane azioni diffuse di mobilitazione, assemblee, incontri con le istituzioni locali ed altre iniziative di sostegno alle proposte. Quello che propone la Cia Toscana è un futuro con più spazio per il settore agricolo, in primis per garantire delle produzioni alimentari di qualità, quindi per garantire lo sviluppo delle aree rurali e per migliorare la qualità della vita di quei cittadini che vivono in quelle aree».

Ora bisogna capire se la decadenza dell´obbligo a demolire gli annessi agricoli in disuso non si tradurrà nel via libera a trasformarli in nuovo cemento e seconde case, come è troppo spesso accaduto prima dell´approvazione della legge 1/2005.

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