[31/10/2008] Parchi

Immersione proibita di Fini a Giannutri: il parco nazionale spiega cosa è successo

PORTOFERRAIO (Livorno). Il fatto è notissimo ed è stata la storia dell´estate: il presidente della Camera dei deputati, beccato e fotografato da Legambiente mentre, utilizzando una imbarcazione dei Vigili del Fuoco, si immerge in zona "1" a Giannutri, la riserva integrale (e vietatissima) del Parco nazionale dell´Arcipelago Toscano. Legambiente non si limitò a fotografare il famoso trasgressore, chiese anche la parco spiegazioni che oggi sono arrivate.

Scrive il presidente del Parco Mario Tozzi: «In riferimento alla vostra segnalazione in oggetto (...) si comunica quanto segue: la presenza dell´imbarcazione dei Vigili del Fuoco in località Grottoni, in area vietata all´accesso e al transito era motivata da ragioni di servizio e pertanto, ai sensi dell´art. 3 e 4 della legge n. 689/1981, non sono state ravvisate, in merito, responsabilità di carattere amministrativo da parte del personale in questione; i partecipanti alle immersioni non erano in possesso né di autorizzazioni né di titoli scientifici in deroga alle norme di tutela dell´area protetta, di conseguenza sono stati sanzionati ai sensi dell´art. 4, Allegato A, del DPR 22.07.1996 che stabilisce che in zona 1 è fatto divieto di accesso e di immersione con apparecchi autorespiratori. Tali fattispecie sono punite al punto 19 della tabella allegata al regolamento delle sanzioni di cui alla Delibera dell´Ente Parco. 37/99 e succ. mod. e int., che prevede per l´accesso e/o immersione un´unica sanzione da lire 200.000 a lire 2 milioni. Sono stati redatti dal comando stazione di Monte Argentario due processi verbali, ciascuno per un importo di € 206,00 pari al doppio del minimo della sanzione e il relativo pagamento è avvenuto in data 9.10.2008. Si fa presente inoltre che il Cta-Cfs di Portoferraio ha provveduto a comunicare gli accertamenti eseguiti alla Procura della Repubblica di Grosseto per le valutazioni di merito circa la sussistenza di eventuali violazioni di carattere penale da parte dei soggetti coinvolti nella vicenda».

Insomma, Fini se l´è cavata molto a buon mercato e con una multa che è solo il doppio del minimo previsto, ma la vicenda potrebbe anche avere un seguito.

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