[03/11/2008] Rifiuti

Per il porta a porta, l´Aamps pensa a un impianto di compostaggio

LIVORNO. Da oggi parte il progetto pilota per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani “porta a porta” nella zona del Picchianti a Livorno: il progetto dell’Aamps ( Azienda ambientale di pubblico servizio spa di Livorno) interessa 253 famiglie e 475 aziende per un totale di 728 utenze. Duplice lo scopo : incrementare la raccolta differenziata (l’azienda ha stimato un obiettivo di crescita dell’1%) e scoraggiare i conferimenti abusivi dei rifiuti attraverso l’eliminazione delle isole ecologiche. Quindi previste anche sanzioni per chi non conferisce correttamente, dopo una prima fase sperimentale che richiede informazione e collaborazione da parte della cittadinanza.

«Una buona pratica che rispetta la scelta di questa amministrazione –afferma Maria Pia Lessi assessore all’ambiente di Livorno – ossia quella di tenere insieme i buoni numeri di bilancio e sviluppo ambientale attraverso processi innovativi e partecipativi di gestione dei rifiuti».

Con il servizio di raccolta “porta a porta” gran parte delle isole ecologiche (lo spazio sulla strada riservato ai cassonetti) attualmente presenti in strada nella zona del Picchianti saranno progressivamente rimosse. Il piano d’azione dell’Aamps infatti, prevede una suddivisione dell’area in lotti con avvii differenziati in ordine temporale: con oggi la raccolta porta a porta riguarda solo un certo numero di strade (quelle rientranti nel lotto numero 1) mentre in marzo sarà praticata anche in altre vie (ossia quelle del lotto numero 2) per poi arrivare in giugno a ricoprire tutta la zona del Picchianti (lotto numero 3).

«Una piccola rivoluzione – afferma Filippo Di Rocca – perché da adesso la raccolta porta a porta è per tutti, non solo per utenze non domestiche o per determinati materiali, ma anche per le famiglie.

Ad esempio la raccolta degli imballaggi di carta e cartone per le attività commerciali era già praticata. La novità adesso sta nella modalità di applicazione del porta a porta e nei soggetti a cui è rivolta».

Alle utenze sono state consegnate quattro “bio – pattumiere”: le due marroni per l’organico – una da tenere in casa e l’altra da mettere in strada per la raccolta che avviene due volte la settimana – la bianca per la carta e il cartone e la gialla per il multimateriale. E per i condomini l’Aamps ha consegnato dei bidoni più grandi dove gli abitanti possono vuotare le proprie pattumiere che saranno poi prelevati dagli operatori dell’Aamps.

Quindi sono stati consegnati - oltre i materiali di informazione per il corretto conferimento - dei sacchetti da utilizzare per la raccolta dell’organico. Sacchetti che in questa prima fase non saranno di materiale biodegradabile come ad esempio il Mater bi (amido di mais) ma di polietilene «compatibile – ha spiegato l’ingegner Davide Viola - con gli impianti che accoglieranno i rifiuti organici».

I rifiuti organici verranno portati in parte all’impianto di compostaggio di Montespertoli, una parte in quello di Bologna mentre gli sfalci e le potature nell’impianto di Viareggio.
«Però non senza conseguenze economiche e ambientali – ha affermato l’amministratore delegato Massimo Chimenti - perché il trasportare i rifiuti su camion comporta costi elevati ed emissioni in atmosfera di co2. Per questo sarebbe auspicabile un impianto di compostaggio a Livorno».

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