[05/11/2008] Urbanistica

Conti in Commissione ambiente

FIRENZE. Si conferma la filosofia già contenuta nel Pit (Piano di indirizzo territoriale) - dove tutela e sviluppo sostenibile (almeno su carta) vanno a braccetto - nel Piano paesaggistico regionale oggi illustrato in Commissione territorio e ambiente dall’assessore Riccardo Conti (Nella foto).

«Il Piano – ha sottolineato l’assessore - è parte integrante del Piano di indirizzo territoriale. Meglio, è tra gli obiettivi costitutivi del Pit e ne raccoglie indirizzi statutari e strategici che hanno valore di direttiva. Il territorio come lo percepiscono le popolazioni che lo vivono e che lo usano, i beni paesaggistici legati a quel concetto di eccellenze di cui la nostra regione è particolarmente ricca ma che non è l’unico elemento di pianificazione». Il Piano tiene insieme tutela e valorizzazione come punti di uno stesso concetto in cui la tutela è tutela attiva, la produzione è di qualità, la gestione dei processi di trasformazione è virtuosa, come più volte anche nel recente passato ha rimarcato Conti per spiegare il “modello” toscano.

«Nessun contrasto tra difesa e sviluppo - ha continuato l’assessore - piuttosto un Piano che prevede collaborazione con enti locali e ministero per il governo del paesaggio come territorio e concertazione con le Sovrintendenze per il governo dei beni paesaggistici». Poi l’assessore scende nel dettaglio del Piano paesaggistico che fotografa il territorio della nostra Regione: «Un ambiente rappresentato attraverso la delimitazione degli immobili e delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico e delle aree tutelate per legge e determinazione delle specifiche prescrizioni d’uso; l’individuazione delle aree gravemente compromesse o degradate e la conseguente determinazione degli interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica; l’approfondimento delle 40 schede dei paesaggi con individuazione degli obiettivi di qualità per i 38 ambiti già individuati dal Pit vigente e infine le prescrizioni per l’attuazione del Piano di indirizzo energetico regionale».

Commenta positivamente l’intervento dell’assessore, il presidente della Commissione Erasmo d’Angelis: «Dopo aver combattuto la logica della deregulation e dei condoni edilizi, la Toscana conferma le sue politiche di buongoverno di territorio e urbanistica nella più rigorosa tutela paesaggistica e di valorizzazione. Il paesaggio toscano rappresenta il bel paesaggio italiano, è il più amato nel mondo. E’ un paesaggio anche sociale, culturale e di forti valori di coesione. Non potrà più essere trattato come un hinterland metropolitano. La sfida è quindi quella di coniugare conservazione attiva e sviluppo sostenibile» conclude il presidente. Noi proprio perché condividiamo, invitiamo sempre a perseverare nell’attenta azione di controllo “bottom up" specialmente a livello locale.

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