[07/11/2008] Acqua

Po, preoccupazioni e proposte del Wwf

FIRENZE. Continua la battaglia del Wwf Italia per migliorare il Progetto Strategico per la “Valle del fiume Po”, che secondo l’associazione si concentra troppo sulla parte turistica e commerciale (navigabilità del fiume), con conseguenti opere a forte impatto ambientale che andrebbero ad aggravare la qualità ecosistemica del corso d’acqua. Tra l’altro l´Aipo (l´Agenzia interregionale per il Po, l´ex Magistrato per il Po) ha appena stanziato 150.000 euro per uno studio per la regimazione idraulica del Po tramite chiuse, traverse e conche di navigazione a supporto della navigazione commerciale: ciò andrebbe a confermare i timori del Wwf.

Il Progetto strategico avrà a disposizione per la sua realizzazione 180 milioni dal Cipe, di cui 39 per incrementarne la fruizione turistica, 81 milioni per arginature, difese spondali e opere per aumentare la capacità di laminazione, 8 milioni per la governance, 5 per l´assistenza tecnica, oltre a 47 milioni per la conservazione dell´integrità ecologica che prevedono interventi di monitoraggio, ma anche azioni per contrastare la perdita di biodiversità e la risalita del cuneo salino «ma è prevedibile, visto che non c´è dettaglio ulteriore di spesa e di interventi che gran parte dei soldi vadano per questa ultima azione dato che in genere si tratta di opere molto costose (es. barriere mobili) - affermano dall’associazione ambientalista. Inoltre non sono previsti interventi di rinaturazione e riqualificazione ambientale, gli unici realmente in grado di ridurre fortemente i rischi di dissesto idrogeologico e migliorare la qualità ambientale».

Le critiche del Wwf Italia sono dettagliate in un documento e verranno illustrate il 10 novembre a Parma in occasione del secondo e ultimo forum di informazione pubblica convocato dall´Autorità di Bacino del Po nell´ambito del processo di Valutazione Ambientale Strategica del "progetto". «Ora il rischio è che le regioni, province e Aipo si spartiscano la ricca torta senza la necessaria e adeguata regia unitaria, visto che l´Autorità di Bacino del fiume Po, tra l´altro, è senza il segretario generale da quasi un anno - dichiara Enzo Venini presidente Wwf Italia - Il "progetto" è, in realtà, una grossa opportunità per la riqualificazione del fiume, traccia, infatti, uno scenario complessivo interessante ed innovativo che attualmente non trova riscontro nelle linee d´azione proposte e deve perciò essere ampiamente integrato per rispondere più adeguatamente alle normative internazionali ed alle esigenze di una gestione sostenibile del più importante bacino fluviale italiano».

Per rispondere ai molti problemi che assillano il Po, inquinamento delle acque superficiali e sotterranee con alte concentrazioni di nutrienti e contaminazione da sostanze pericolose, competizione nei diversi usi dell´acqua, risalita del cuneo salino, canalizzazione ed artificializzazione dell´alveo, dissesto idraulico e idrogeologico, perdita di biodiversità ed invasione di animali e vegetali "alieni", il progetto deve essere un punto di partenza, secondo il Wwf, che ribadisce, nelle sue proposte per salvaguardare il fiume, la necessità di dare priorità al ripristino della qualità ambientale, alla rinaturazione, alla riduzione dell´artificialità del fiume e al recupero della sua funzionalità ecologica.

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