[10/11/2008] Comunicati

La società civile araba e islamica per la sicurezza ambientale del Mediterraneo

LIVORNO. Si è conclusa ieri a Gammarth, alla periferia di Tunisi, la Conferenza regionale "La sicurezza dell´ambiente nello spazio arabo e mediterraneo: ruolo della società civile", organizzata dall´Association du réseau méditerranéen pour le développement durable (Arremed) e dal Réseau arabe de l´environnement et de développement (Raed). L´incontro ha coinvolto i rappresentanti di organizzazioni internazionali e regionali interessate alle tematiche ambientali e le rappresentanze diplomatiche in Tunisia che si sono confrontati sugli aspetti strategici e giuridici della sicurezza ambientale nell´area arabo-mediterranea, ama anche sul contributo che possono dare in questo campo la ricerca scientifica e le tecnologie in questo campo.

La conferenza fa seguito a quella di Rabat dei ministri dell´ambiente della Conferenza islamica ed è il segnale di un interesse fino a poco tempo fa sconosciuto del mondo arabo-islamico per l´ambiente.

Secondo gli organizzatori, le convinzioni alla base della conferenza tunisina costituiscono «Il nuovo motore dello sviluppo sostenibile in una prospettiva di sicurezza globale oggi al centro delle preoccupazioni degli Stati, delle organizzazioni internazionali e delle componenti della società civile in ragione delle sue sfide attuali e future delle quali il cambiamento climatico e il degrado continuo dell´ambiente ne sono le conseguenze manifeste».
Sfide che secondo il presidente di Armedd Mohamed Mehdi Mlika «interpellano le coscienze e suscitano delle prese di posizione che rendono a volte inconciliabili gli interessi delle differenti parti».

Per Habib Benyahia, segretario dell´Union du Maghreb arabe (Uma: Algeria, Tunisia, Marocco, Libia e Mauritania), «I Paesi magrebini hanno bloccato dopo il 2006 una strategia di azione comune per preservare il loro ambiente, di fronte alla fragilizzazione dell´ambiente a causa della desertificazione».

La conferenza tunisina è terminata con un appello a lavorare alla sicurezza ambientale della regione araba e mediterranea ed a rafforzare la cooperazione. La richiesta ai governi è quella di «unire le loro politiche sulla sicurezza ambientale, rafforzare il partenariato nelle ricerche scientifiche tra i Paesi arabi e preparare uno studio sugli eventuali rischi del loro impatto e del loro costo».

La Conferenza ha sottolineato l´importanza della cooperazione tra le istituzioni pubbliche e il settore privato, la necessità di coinvolgere le componenti della società civile e di promuovere le conoscenze, la direzione e il controllo dell´ambiente e il rafforzamento dello scambio di esperienze tra i paesi arabi. Dobbiamo elaborare un progetto nazionale per lottare contro il cambiamento climatico e sostenere il progetto regionale elaborato dal réseau arabe de l´environnement et de développement al fine di attenuare l´impatto del riscaldamento globale ed integrare le leggi, le politiche e le strategie sull´ambiente».

Torna all'archivio