[10/11/2008] Parchi

Pronto il nuovo atlante degli uccelli nidificanti nel comune di Firenze

FIRENZE. Aumentano le specie di uccelli presenti in città, sono ora 86, secondo il censimento effettuato dalla Lipu su commissione dell’Amministrazione comunale. La terza edizione dell’"Atlante degli uccelli nidificanti nel comune di Firenze 2007-2008" (le precedenti risalgono al 1990 e 2002), ha evidenziato la presenza di ben dodici specie in più rispetto a vent´anni fa.

Tra le specie che hanno consolidato la presenza il Colombaccio (+ 2500%), il Codirosso (+ 1700%), il Picchio verde (+ 850%), mentre altre specie si sono avvicinate negli ultimi anni come i rapaci Sparviere e Lodolaio, il Picchio rosso minore, la Cutrettola. Il censimento ha evidenziato anche qualche scomparsa o riduzione: prima fra tutte la Passera d´Italia (il comune "passerotto") che in 10 anni ha perso il 20% delle coppie nidificanti in città (il calo, però, secondo gli esperti è tipico delle aree urbane di tutta Europa con medie anche del 50 e del 90%) e poi alcuni uccelli delle zone umide come Folaga, Topino, Cannareccione, Pendolino.

Per quanto riguarda la “zonazione” sul territorio comunale, le aree più ricche di specie si confermano le colline periferiche, sia a nord (Careggi, Serpiolle, Trespiano) che a sud (Marignolle, Galluzzo, Cascine del Riccio), oltre ai parchi principali: le Cascine, Villa Strozzi, Villa Stibbert, Villa Fabbricotti, Villa di Rusciano. Questa una sintesi dei risultati dello studio, frutto di due anni di ricerche di oltre venti rilevatori che hanno percorso il territorio comunale: la pianta di Firenze è stata suddivisa in quadranti ed ogni rilevatore, da aprile agli inizi di luglio, ha rilevato nel proprio quadrato di competenza, la presenza delle specie sia attraverso avvistamenti, sia riconoscendo il cinguettio ed i versi di richiamo.

«Firenze è l´unica città in Italia e forse anche in Europa ad aver censito per la terza volta in venti anni il proprio territorio, per studiare l´andamento delle specie di uccelli che nidificano abitualmente - ha sottolineato l´assessore all´ambiente Claudio Del Lungo - L´avifauna è uno degli indicatori di qualità ambientale più interessante. Quello che oggi presentiamo, è il frutto del lavoro di due anni che l´anno prossimo sarà anche stampato. Il supporto informatico sarà disponibile sulla rete civica del comune» ha concluso l’assessore. Dalla Lipu vengono anche segnalate alcune peculiarità, come l’ormai famosa nidificazione del Falco pellegrino sulla cupola del Duomo, il Passero solitario che abita sul Duomo e sulla chiesa di Santa Croce, le 5 specie di aironi che frequentano l´Arno (Garzetta, Nitticora, Airone cenerino, Airone guardabuoi, Sgarza ciuffetto), il Martin pescatore che si può vedere affacciandosi sull´Arno presso la Torre di San Niccolò, il Balestruccio, con le sue colonie di nidi di fango, resiste nella Galleria degli Uffizi e nel palazzo dei Vigili urbani a Porta a Prato. Sono poi state segnalate anche alcune presenza “particolari”, come la colonia stabile di Parrocchetto dal collare nel Parco delle Cascine ed il Bengalino lungo l´Arno che probabilmente sono scappate da qualche gabbia e si sono ambientate. Infine dalla Lipu segnalano che tra le specie censite, ventotto hanno un interesse conservazionistico europeo, cioè sono in declino in Europa ed in controtendenza a Firenze.

Marco Dinetti, coordinatore della ricerca, ha sottolineato: «L´atlante è anche un utile indicatore ambientale ed uno strumento per tanti turisti che amano visitare la città ed i dintorni cercando di vedere le specie di uccelli. Ha anche un´utilità didattica per le scuole e gli studenti». L’esponente della Lipu poi ha ricordato che l´Italia è al primo posto per quello che riguarda questi studi di ricerca. «Con 45 ricerche, siamo il Paese leader nella realizzazione di atlanti ornitologici urbani. Finora sono stati pubblicati più di 400 Atlanti ornitologici, coinvolgendo circa 160.000 osservatori».

Dall’amministrazione informano poi che sono in corso di realizzazione (insieme a Lipu ed Arpat) delle mappe tematiche che mostrano come gli uccelli reagiscono all´inquinamento atmosferico, al rumore, all´utilizzo del suolo. L´elaborazione dei dati ornitologici può contribuire così ad una pianificazione urbanistica più ecologica, riducendo il consumo di suolo (urban sprawl).

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