[11/11/2008] Comunicati

Parlamento e Commissione europei saranno esempi di gestione "verde" degli uffici

BRUXELLES. Il Parlamento europeo darà l´esempio e sarà più verde: entro il 2020 le sue emissioni di CO2 diminuiranno del 30%, il 10% in più del pacchetto clima-energia. Il Parlamento dall´inizio del 2008 ha già raggiunto una diminuzione del 17% delle emissioni di CO2 grazie all´introduzione dell´uso della sola energia verde (non nucleare) nei suoi 3 luoghi di lavoro ecogestiti (certificati Emas - Sistema di gestione Ambientale).

La decisione fa seguito ad uno studio commissionato dall´ufficio di presidenza del Parlamento europeo che propone diverse misure possibili per raggiungere quest´ambizioso traguardo di diminuzione della impronta di carbonio molto forte del gigante politico-burocratico, dovuta ad un lavoro parlamentare che richiede spazi molto ampi (oltre 1 milione di m2) per le attività dei 785 eurodeputati dislocati in 3 separati luoghi di lavoro per non concentrare in unico Stato il potere a livello europeo.

Secondo Gérard Onesta, capo del gruppo di lavoro ad hoc dei vicepresidenti del Parlamento, «la situazione odierna non é delle migliori, purtroppo più viaggi e più consumi. Siamo solo all´inizio della rivoluzione verde, ma presto saremo un esempio da imitare».

Il nuovo palazzo a Lussemburgo avrà pannelli solari installati sul tetto, termo-energia dal suolo e riscaldamento a biomassa. In uno degli edifici di Bruxelles, l´Antall e Brandt, è stata montata una cisterna di 145.000 litri d´acqua piovana (a Bruxelles piove praticamente tutti i giorni) per essere riutilizzata quale scarico del water, 8 pannelli solari rotanti sono stati collocati per riscaldare l´acqua e gli uffici sono dotati di rivelatori di presenza che controllano luci, riscaldamento e ventilazione. La flotta di macchine europee verrà gradualmente sostituita con vetture ibride. Sempre più spazio alle video conferenze e schermi nelle sale conferenza per risparmiare sulla carta.

Anche la Commissione europea cerca di passare dalle parole agli atti: dopo i risultati ottenuti con la sua terza registrazione Emas, si appresta ad estendere la certificazione europea all´insieme dell´istituzione a partire dal 2009. Gli uffici e le attività della Commissione Ue hanno già aumentato la loro efficienza energetica, ridotto le emissioni e sensibilizzato il personale sui temi ambientali.

«Tenuto conto dell´importanza dei suoi effettivi – ha detto Siim Kallas, vice-presidente della commissione incaricato delle questioni amministrative - la Commissione può dare l´esempio ed avere un impatto reale. I progressi che abbiamo realizzato per ridurre l´incidenza delle nostre attività quotidiane sull´ambiente sono molto incoraggianti. Estendendo l´Emas all´insieme della Commissione, possiamo trarre indicazioni dall´esperienza accumulata per rilevare la sfida che costituisce la diminuzione della nostra impronta ecologica ne corso dei prossimi anni».

La Commissione Ue applicherà l´Emas a un insieme di edifici molto esteso e diversificato e che non sono nelle stesse condizioni per rispondere al bisogno di risparmio energetico: circa 850.000 m2 in più di 60 immobili a Bruxelles. Il progetto di estensione dell´Emas comporta diversi interventi: riduzione dei consumi delle risorse, soprattutto energia e carta, con diminuzione del 20% del consumo di elettricità e del 29% di quello d´acqua già avvenuta in 10 edifici; riduzione delle emissioni di CO2, nei 10 edifici Emas è già calata del 22% dal 2002; riduzione della produzione di rifiuti, con un volume già calato da 331 a 284 kg pro-capite dal 2002; promozione di mezzi di trasporto alternativi all´auto individuale per gli spostamenti. Attualmente solo il 29% degli impiegati usa auto private per recarsi al lavoro, erano il 43% nel 2004, mentre il 49% usa mezzi pubblici (38% nel 2004).

La Commissione Ue mette a disposizione del suo personale 300 biciclette per gli spostamenti tra i vari plessi di uffici e l´8% del personale utilizza la bici anche per il percorso casa-lavoro.
La Commissione Ue ha anche avviato con la Région bruxelloise un nuovo progetto di pianificazione urbana riguardante l´area di rue de la Loi che mira a fare del quartiere che ospita gli uffici europei un luogo più gradevole con un´attenzione specifica al trasporto sostenibile.

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