[13/11/2008] Energia

Il nucleare russo tra sogno e realtà

LIVORNO. Lo Stato-mercato russo che tanto affascina il nostro presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha nel nucleare civile-militare uno dei suoi pilastri e deterrenti più importanti ed inquietanti e su questo ha prospettive di lunga durata, che guardano al 2050 come primo traguardo e con scenari diversi.

La Russia sta sviluppando autarchicamente (mentre gli americani si accollano i costi di smantellamento delle testate nucleari obsolete) una serie di "super-generatori per far concorrenza alla terza e quata generazione nucleare europea e statunitense, ma continuerà anche ad utilizzare impianti che secondo l´industria nucleare russa di Stato dovrebbero essere in grado di «rigenerare il combustibile».

Il direttore generale aggiunto di Energoatom, Vladimir Asmolov, spiega su Ria Novosti che «Gli istituti del settore nucleare russo lavorano a una strategia di sviluppo del settore fino al 2050. Questa strategia esplora diverse possibilità: uno siluppo di "super-generatori" o lo sviluppo di un nuovo tipo di reattori Vver capaci di rigenerare, come i super-generatori, del combustibile nucleare. La strategia di sviluppo attualmente studiata è la sesta».

I russi sanno che l´energia nucleare ha di fronte colossali problemi di sistema: bassa efficacia (inferiore all´1%) dell´utilizzo di uranio naturale, volume del combustibile nucleare irradiato e produzione di scorie radioattive in aumento costante e difficilissima da stoccare in modo sicuro e che costituiranno un gravissimo rischio per un tempo lunghissimo e che se tutto va bene toccherà ai nostri lontanissimi posteri risolvere.

Secondo i ricercatori russi questi problemi potrebbero essere risolti "bruciando" completamente combustibile e rifiuti in reattori adatti allo scopo e con impianti capaci di "rigenerare" il combustibile nucleare.

Il trucco dell´energia perpetua ed autorigenerante sarebbero i reattori a neutroni rapidi, che i russi chiamano appunto super-generatori e meglio conosciuti come breeders. Ma al mondo esiste solo un impianto industriale di questo tipo: un "BN-600" che è in servizio proprio in Russia nella centrale nucleare di Beloarsk , vicino ad Ekaterinburg.

«Come struttura possibile dell´energia nucleare russa del XXI secolo, pensiamo al passaggio ad un ciclo chiuso del combustibile nucleare – spiega Asmolov, a Ria Novosti - L´approvvigionamento energetico di base sarà assicurato da centrali nucleari moderne dotate di reattori Vver (è il progetto "Aes-2006"), mentre una rigenerazione addizionale del combustibile sarà effettuata da unità dotate di super-Vver. Questo progetto è solo a uno stadio di studio iniziale di sviluppo di super-generatori commerciali. In questo contesto, i differenti scenari di sviluppo dell´energia nucleare fino al 2050 prevedono che con la costruzione di una serie di centrali nucleari che beneficino dell´apporto di reattori super-Vver, la parte ottimale dei super-generatori commerciali sarà del 30%. Mentre nel caso che i super-Vver non vedano la luce (per cui ci atterremo al solo progetto di base "Aes-2006"), la parte dei super-generatori potrebbe salire al 50%».

Insomma, tutto è ancora nelle mani non proprio affidabili del Dio dell´atomo.

Vladimir Asmolov spinge perché intanto si costruiscano nuove centrali atomiche "tradizionali" in giro per regioni e Repubbliche atonome della Federazione Russa, visto che «Il progetto di reattore super-Vver si trova solo ad uno stadio di studio concettuale. L´élaborazione del programma di ricerca e sviluppo (R&D) dovrà essere terminato entro il 2009. La realizzazione dei programmi R&D di base dovrebbe, secondo il progetto iniziale, essere dispiegata entro il 2014, mentre che, parallelamente, entro il 2019, dovremo preparare il progetto tecnico».

Tutto pare ancora in alto mare ed utilizzato a fini propagandistici interni ed esterni, per rassicurare sull´affidabilità delle tecnologie e della ricerca nucleare russa, che perché la cosa possa essere davvero realisticamente messa in atto nei gia lunghi e fumosi tempi previsti: la discussione sul progetto super-Vver è incagliata sulla sxclta della Potenza dei reattori ancora da costruire: 600 MW, 1,2 GW o 1,6 GW? E anche sui parametri di funzionamento. In un clima cosi aperto ad ogni possibilità, si pensa che il super-Vver possa utilizzare come combustibile non solo l´uranio ma anche plutonio.

Comunque, lo stesso Asmolov prevede che un prototipo di centrale nucleare dotata di un reattore super-Vver possa essere pronto forse dal 2020 al 2025.

L´impressione è che, al di là della ricerca, la Russia sia strettamente aggrappata al "progetto di base di sviluppo dell´energia nucleare" Aes-2006 che si basa su reattori da 1 200 MW, il primi dei quali sono in costruzione nelle centrali di Novovoronej e Leningradskaïa Aes-2 e dovrebbero entrare in servizio nel 2012-2014. Attualmente in Russia funzionano 10 centrali nucleari con 31 reattori, con una potenza istallata di 23,242 GW.

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